Abitare un luogo: il paesaggio, costruttore di identità

Il paesaggio comunica e attende risposta: chiama al dialogo; induce l’uomo ad abitare, cioè a modellare il proprio agire in rapporto alle caratteristiche del luogo, e degli altri abitanti. Culture omogenee, e locali, hanno dato forma, nella storia, a paesaggi tipici e a cittadini connotati dagli stessi tratti salienti delle comunità in cui hanno vissuto. Oggi, l’estensione delle reti di relazione offre opportunità inedite e favorisce quei luoghi ove la possibilità di scambio è più forte: nelle città, innanzitutto e, all’interno delle città, nei luoghi tecnologicamente più adatti. Questo scenario genera una nuova identità – quella del

cittadino-mondo – e un nuovo paesaggio, che non si esprime per mezzo della “tipicità” locale, ma attraverso i tratti culturali dell’accoglienza. La nuova identità dei luoghi è quella di “fare spazio” e quella del “nuovo cittadino” è di abitare in un luogo “aperto”. Si tratta di un processo omologante? Il paesaggio, nella sua molteplice conformazione, ci richiama al tema della diversità e ci ricorda che ogni tratto caratteristico vale proprio per la sua capacità potenziale di confrontarsi e di trarre, dal confronto, nuovo significato. 

 

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