A Bari un passo avanti per i trasporti regionali

Inaugurato il collegamento ferroviario tra l'aeroporto Karol Wojtyla e la stazione di Bari centrale. Non solo un collegamento con l'aeroporto, ma anche una linea che unisce il Nord e il Sud della Regione
La nuova linea ferroviaria che collega Bari all'aeroporto di Palese

Qualche giorno fa è stato inaugurato a Bari il nuovo nodo ferroviario che collega in 15 minuti il centro della città ferroviaria di Bari centrale con l’aeroporto Karol Wojtyla di Palese. Attraverso la connessione con Rete ferroviaria italiana nelle stazioni di Bari e Barletta, la nuova linea unisce anche il Nord con il Sud della regione: un grande risultato per la Puglia. Si tratta di una bretella di ferrovia a doppio binario di circa 7,7 chilometri, che devia dall’attuale linea in esercizio Bari-Barletta. È la più importante infrastruttura barese degli ultimi trent’anni gestita dalla Ferrotramviaria in concessione e per conto della Regione.

La tratta prevede due fermate: l’Europa, in prossimità dell’ex aeroporto militare, e l’Aerostazione, presso il nuovo terminal passeggeri. Quest’ultimo consente il collegamento diretto dall’aeroporto ai comuni già serviti dalla linea ferroviaria: Bari, Bitonto, Terlizzi, Ruvo di Puglia, Corato, Andria e Barletta. Un nuovo percorso che effettua 7 tratte al giorno, integrate dal servizio ferroviario tradizionale che ha lo stesso percorso della nuova linea, ma prolungato fino a Barletta.

«Da oggi possiamo sentirci un po’ più europei e fieri di essere pugliesi», ha affermato l’ex assessore ai trasporti pubblici Guglielmo Minervini – che dal 2009 segue il progetto – il giorno dell’inaugurazione. Anche i commenti dei pugliesi sono stati prevalentemente positivi.

Unica pecca i 4 euro di supplemento, eccessivi secondo alcuni per il contesto barese. I più contenti sono coloro che prendono l’aereo anche due volte al mese, i quali potranno risparmiare dai quindici ai quarantacinque minuti di tempo. Prima, infatti, per raggiungere l’aeroporto, da Bari erano disponibili solo il taxi, che per venti minuti circa chiede una tariffa oraria fissa di venticinque euro, l’autobus di un’azienda privata, che è ancora disponibile con una corsa ogni trenta minuti al costo di quattro euro, e l’autobus pubblico locale, che ha tempi assai più lunghi e orari di fermata incerti.

Il presidente della Regione Vendola ha ringraziato tutte le classi dirigenti e gli assessori regionali ai trasporti che si sono susseguiti in questi anni, da Mario Loizzo a Guglielmo Minervini a Gianni Giannini, attualmente in carica, che «hanno stimolato la Puglia a non essere una periferia lamentosa, ma un luogo ambizioso in cui la classe dirigente pensa alla vocazione euro-mediterranea del territorio».

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