Ieri sono rimasta scioccata nel vedere mia figlia di tre anni che, spogliata, si toccava il corpo giocando con il cuginetto di quatto anni. Non le ho detto niente e li ho distratti… Mi dà qualche suggerimento? Maria Grazia – Palermo Mi sono accorta che il mio bambino, di 5 anni, spesso si strofina i genitali. Devo impedirglielo? Al mattino è molto dolce e vuole le coccole… Devo assecondarlo?. Antonietta – Brindisi ¦Verso i tre anni il bambino attraversa la fase genitale, che si caratterizza a livello psicologico in un forte investimento di energia e curiosità per l’apparato genitale proprio e per quello degli adulti. È l’età dei grandi interrogativi: i bambini vogliono sapere come funziona, perché è diverso dall’altra, e tutto ciò lo sperimenta continuamente sia durante il bagnetto, sia durante gli incontri coi coetanei, guardando la mamma o il papà durante la doccia, eccetera. Il gioco del dottore è il classico esempio di questa tensione e curiosità del bambino e della bambina; un momento in cui, mediante l’osservazione e la complicità, scopre dentro di sé una energia vitale che lo caratterizza sia come maschio che come femmina. Tutto ciò è perfettamente normale e rientra nel corretto sviluppo evolutivo. Se ci troviamo a gestire situazioni come quelle descritte nelle domande, occorre spiegare con semplicità e naturalezza, usando le parole che ci vengono in mente in quel momento, quello che caratterizza l’essere maschi e femmine, presentando la cosa come bella e importante per la vita. Può darsi che alcuni di noi si trovino in difficoltà perché, per esperienze legate al nostro vissuto o al modo con cui siamo stati educati, non abbiamo della sessualità un concetto limpido e sereno. Questo non deve preoccupare; quello che importa è di amare i nostri figli come possiamo, in modo autentico e spontaneo. L’importante è non trasmettere il negativo ai bambini, presentando la sessualità come cosa brutta. Inoltre, per evitare le fantasie e per ristabilire chiarezza dei ruoli, è importante procedere in modo prudente. Invece di investire il bambino di coccole, si può manifestare verbalmente l’affetto, in modo da sostituire almeno in parte l’approccio fisico con il linguaggio. È importante inoltre facilitare il processo di identificazione sessuale, mediante un approccio più ravvicinato da parte del padre col figlio maschio; e della mamma con la bambina. Il bambino scoprirà così che questa energia è bella e può essere orientata verso gli altri, verso la conoscenza, verso l’altruismo, verso la vita. acetiezio@iol.it
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La sessualità infantile
di Ezio Aceti
- Fonte: Città Nuova
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