Vax day. Bruciando i tempi previsti in casi del genere, domenica 27 dicembre 2020 sono arrivate, anche in Italia, le prime 9.750 dosi di uno dei vaccini anti Covid (quello di Pfizer-Biontech ) che ha superato controlli e autorizzazioni necessarie per la distribuzione.
I primi vaccinati d’Italia sono la direttrice del laboratorio di virologia dell’Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani di Roma, Maria Rosaria Capobianchi, l’infermiera Claudia Alivernini e l’operatore sociosanitario Omar Altobelli.
Come precisato dal ministero della Salute « le dosi di vaccino consegnate a tutti i Paesi europei per il 27 dicembre sono in numero “simbolico”. La distribuzione vera e propria inizierà dalla settimana che inizia il 28 dicembre e all’Italia arriveranno circa 470mila dosi ogni settimana».
Come prevedibile sono emerse le prime polemiche dal variegato mondo dei novax e ci si interroga sulla copertura dell’intera popolazione italiana entro il 2021.
La vera sfida resta l’accesso universale al vaccino come sottolineato da papa Francesco nel messaggio di Natale al mondo intero: «Chiedo a tutti: ai responsabili degli Stati, alle imprese, agli organismi internazionali, di promuovere la cooperazione e non la concorrenza, e di cercare una soluzione per tutti: vaccini per tutti, specialmente per i più vulnerabili e bisognosi di tutte le regioni del Pianeta. Al primo posto, i più vulnerabili e bisognosi! Di fronte a una sfida che non conosce confini, non si possono erigere barriere. Siamo tutti sulla stessa barca».
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