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Consiglio UE: arriva la Finlandia

di Fabio Di Nunno

- Fonte: Città Nuova

Fabio Di Nunno, autore di Città Nuova

La Romania passa la guida dei lavori del Consiglio dell’Unione Europea alla Finlandia, dopo avere facilitato la conclusione di una notevole serie di questioni politiche e normative: dalla guardia di frontiera alla riduzione delle emissioni, dal mercato del gas all’intelligenza artificiale, dalla sicurezza cibernetica alle regole del diritto d’autore. I 4 pilastri del programma della prossimo semestre finlandese.

La presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea (UE), retta nei primi sei mesi del 2019 dalla Romania, è stata assunta dalla Finlandia il 1° luglio. Nonostante l’attenzione delle istituzioni e dei media si sia concentrata sulla questione della Brexit e sulle elezioni del Parlamento Europeo, è necessario sottolineare come la Romania sia riuscita a portare a compimento alcuni atti legislativi importanti e ospitato il Consiglio europeo di Sibiu, dove i Capi di Stato e di Governo hanno preso dieci impegni sul futuro dell’Europa, firmando la Dichiarazione di Sibiu.

Innanzitutto la presidenza rumena ha intensificato gli sforzi per far avanzare i negoziati sul futuro quadro finanziario pluriennale 2021-2027, sia a livello politico che settoriale. La riforma della Politica Agricola Comune (PAC) resta però ancora un punto cruciale da definire. Invece è stato concluso il negoziato su una serie di normative riguardanti il miglioramento dell’Unione bancaria e dell’Unione dei mercati dei capitali.

Per garantire una migliore gestione delle frontiere esterne dell’UE e rispondere alle situazioni di crisi, è stato concepito un rafforzamento della guardia di frontiera e costiera europea, con l’istituzione di un corpo permanente dotato di 10.000 membri, operativi entro il 2027, provenienti dal personale dell’Agenzia per le frontiere Frontex o distaccati dagli Stati membri a lungo termine o dispiegati per un breve periodo come riserva di reazione rapida.

Importante è la nuova normativa sulle emissioni dei mezzi pesanti, che dovranno essere ridotte del 30% entro il 2030, con una tappa intermedia del 15% nel 2025, mentre le aziende produttrici di camion che non riusciranno a raggiungere tali obiettivi saranno penalizzate. Questa norma si tradurrà in una riduzione dei costi grazie alla necessità di utilizzare meno carburante, con la conseguente minore produzione di CO2 e particelle inquinanti ed una migliore qualità dell’aria.

Con la revisione della direttiva sul mercato del gas, le norme europee si applicheranno a tutti i gasdotti da e verso l’UE, quindi con un impatto sui paesi terzi, con regole precise circa l’accesso al mercato, la regolamentazione tariffaria, la separazione della proprietà delle reti dagli utilizzatori e la trasparenza.

La riforma delle regole sul diritto d’autore in Europa intende garantire un’adeguata protezione per gli autori e gli artisti che oggi si muovono in un mercato digitale che fa fatica a darsi delle regole e dove le grandi aziende del web hanno un potere smisurato. Le nuove regole, per l’appunto, impongono alle piattaforme online come Google e Facebook di negoziare accordi di licenza con i titolari dei diritti per la ri-pubblicazione del loro lavoro, o a piattaforme online come YouTube di controllare i video condivisi per garantire che il copyright non sia stato violato.

Nell’ambito del mercato digitale, sono state affrontate varie questioni riguardanti l’intelligenza artificiale, la condivisione delle informazioni e la sicurezza cibernetica, per la quale la Romania si candida ad ospitare un’apposita agenzia.

La Finlandia, nel programma che caratterizza la sua presidenza di turno del Consiglio dell’UE, intende proteggere i pilastri dell’integrazione europea (pace, sicurezza, stabilità, democrazia e prosperità), riconoscendo che solo agendo insieme e difendendo i nostri valori comuni l’UE può affrontare le principali sfide del nostro tempo, promuovendo nel contempo il benessere e la prosperità dei suoi cittadini. Non a caso, il motto della presidenza finlandese è: «Europa sostenibile, futuro sostenibile».

In particolare, la Presidenza finlandese ha individuato quattro priorità: rafforzare i valori comuni e lo stato di diritto, rendere l’UE più competitiva e socialmente inclusiva, rafforzare la posizione dell’UE come leader globale nelle azioni a favore del clima e proteggere la sicurezza dei cittadini europei in modo completo.

 

 

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