È possibile un nuovo modello di economia sostenibile? Un quesito epocale, affacciatosi prepotentemente in maniera proporzionale all’avanzare della crisi congiunturale esplosa dal 2008 ma lanciato più volte nel corso di diversi anni precedenti. Questo quesito è alla base della proposta sistemica raccontata da Leonardo Becchetti, uno degli economisti italiani più impegnati per il cambiamento.

Professore, conferenziere, ma anche impegnato attivista noto a livello internazionale per le sue teorie di grande impatto sociale, Becchetti esce dalla sfera accademica classica dell’economia e, con un titolo che appare una provocazione frontale, lancia al grande pubblico dei consumatori, veri potenziali “elettori” di un sistema di consumo piuttosto che di un altro, una proposta di cambiamento.

Concentra le sue riflessioni nel libro intitolato NEXT una nuova economia è possibile, edito da Albeggi Edizioni e realizzato in collaborazione con i promotori di NEXT, Nuova Economia Per Tutti, offrendo una chiave di interpretazione per superare in modo sostenibile, popolare perché quotidiano e dal basso, una crisi che non è solo economica ma prima di tutto etica e culturale. A raccogliere le proposte di Becchetti e i contributi di altri autori che insieme a lui hanno fondato NEXT, quali Giovanni Battista Costa, Valentino Bobbio, Walter Ganapini, il curatore del volume, Franco Menaglia.

Un testo ove svetta la considerazione che i cittadini devono oggi rendersi conto di avere in tasca le chiavi dei lucchetti delle loro catene economiche e della loro intrinseca ed enorme potenzialità di fare “massa critica”, grazie soprattutto alla diffusione di nuovi canali mediatici di condivisione.Il cittadino può “votare” le imprese di beni e servizi, acquistando da quelle che rispettano la sostenibilità ambientale e sociale, divenendo così “elettore attraverso il proprio portafoglio”.

Aziende che smaltiscono adeguatamente gli scarti, che ripartiscono equamente gli utili tra tutti gli stakeholder, che si adoperano per eliminare ogni condizione di degrado nella vita dei lavoratori, che coinvolgono i lavoratori e li rispettano, che non eludono il fisco, che non corrompono, che non delocalizzano in Paesi con mano d’opera a basso costo e che non si rifugiano nei paradisi fiscali, possono così trovare sostegno e avere prospettive di sviluppo, a vantaggio di un benessere che ricade sulla collettività.

“L’azione del portafoglio” esercitabile dal consumatore critico, ancora più incisivo se rafforzato dalla pressione esercitabile attraverso gruppi o associazioni sensibili, è incredibilmente potente, perché contagia le imprese spingendole ad una maggiore responsabilità sociale. Agisce così tanto sui consumi quanto simultaneamente anche sull’ambiente, sul sociale e quindi sulla felicità degli esseri umani.

“La crisi è un mostro a quattro teste”– spiega Becchetti: “la testa della povertà e della disoccupazione, quella del dissesto ambientale, quella delle crisi finanziarie e quella dell’infelicità dell’essere umano. Il cittadino è l’Ercole in grado di abbattere nello stesso momento tutte le teste del mostro della crisi”.

Ordinario di Economia Politica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata” il professor Becchetti ha conseguito il Dottorato alle Università di Oxford e di Roma La Sapienza: autore di circa quattrocento lavori tra articoli su riviste, volumi e contributi, si attesta tra i primi 70 economisti del mondo come numero di pagine pubblicate su riviste internazionali secondo la classifica mondiale REPEC (Marzo 2014). Presidente del Comitato Etico di Banca Etica dal 2005 al 2014 e attualmente del comitato etico di Etica sgr, società leader nei fondi d’investimento etici in Italia, è autore di numerosi saggi tra i quali Il mercato siamo noi (Bruno Mondadori), Felicità sostenibile (Donzelli) e Il denaro fa la felicità? (Laterza).

È Presidente del comitato scientifico di Next, Nuova Economia per Tutti, il cui sito, www.nexteconomia.org, è una vera e propria miniera di opportunità “a portata di clic” per chiunque voglia documentarsi sulle possibilità di consumo critico, valutazione di aziende virtuose e aggregazione finalizzata al “voto con il portafoglio” delle realtà economiche che ci circondano.