Vivere questo tempo

Che privilegio vivere questo tempo.

Questo periodo, queste giornate intense per i numerosi scenari che si susseguono e coinvolgono, a volte sconvolgono, per la loro immediatezza, novità e profondità.

 

Solo per restare alla giornata di sabato 23 marzo: a Roma, in mattinata, si svolgevano i funerali di due persone che hanno contribuito, in modo diverso, a rendere questo Paese migliore, Antonio Manganelli e Pietro Mennea.

 

In tarda mattinata, poi, a Castel Gandolfo, papa Francesco incontrava il papa emerito, Benedetto XVI.

Di solito i momenti che cambiano la storia dell’umanità (oltre che della Chiesa) restano scolpiti nel cuore e nella mente. Si ricorda l’ora, il giorno, cosa si stava facendo, con chi e forse anche cosa abbiamo pensato in quell’attimo.

Tiziano Terzani parlava di Storia con la maiuscola, che lo sfiorava: un richiamo al quale non poteva sottrarsi e che lo ha portato a documentare la situazione politica, sociale, culturale ed economica di tanti Paesi asiatici per oltre trent’anni.

 

Guardando il tg di oggi mi sono sentita sfiorata dalla Storia in tanti momenti, pur non avendo partecipato dal vivo a nessuno di questi.

Cosa deve essere stato per i colleghi più vicini al capo della polizia o per i compagni di atletica leggera accompagnare la salma a conclusione del funerale?

Come si sarà sentito il nuovo pontefice ad abbracciare quello emerito e a condividere il tempo, la preghiera, il dialogo, ma, forse, anche la pesante eredità che il secondo, chissà, ha consegnato al primo durante il colloquio privato?

Le parole rischiano di essere inadeguate e insufficienti. Meglio contemplare in silenzio le immagini che scorrono alla tv o sul web. Riportano al cuore della vita o della morte. Che è vita, anche per chi non ha una convinzione religiosa, ma che onora la memoria di chi ha amato e stimato.

 

Siamo testimoni di giornate al di fuori del tempo, ma anche pienamente immerse in questo tempo. Contradittorio, confuso, grigio. Che regala, però, squarci di luce inaspettati, come i raggi del sole che penetrano le nuvole. È appena iniziata la primavera, è quasi Pasqua. È, può essere, attesa e speranza.

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