VII incontro mondiale delle famiglie

Presentato il calendario degli eventi: Benedetto XVI sarà impegnato in tre giorni di incontri e di festa. Una curiosità: il legno per il palco verrà riutilizzato per realizzare le panchine di un parco
Benedetto XVI

Il programma completo della visita di Benedetto XVI a Milano in occasione del VII Incontro mondiale delle famiglie è stato presentato nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato, oltre al cardinale Angelo Scola, anche il presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, cardinale Ennio Antonelli, il presidente della Fondazione Milano famiglie 2012, mons. Erminio De Scalzi, e il segretario del Pontificio consiglio per la famiglia, mons. Jean Laffitte. «Una visita di tre giorni è un evento dal carattere straordinario, eccezionale per un viaggio in Italia – ha detto il cardinale Scola –; il Papa ha desiderio di incontrare Milano, e a 27 anni dalla visita del predecessore Giovanni Paolo II ci fa questo dono: un dono alla città e alle chiese lombarde».
 
Dopo l’arrivo, programmato per venerdì primo giugno all’aeroporto di Milano-Linate, Benedetto XVI avrà un primo incontro con la cittadinanza in piazza Duomo; successivamente, si recherà al teatro Alla Scala per assistere a un concerto diretto dal maestro Daniel Barenboim. Nella mattinata di sabato 2 giugno, alle ore 10,00, il Papa presiederà la celebrazione delle lodi in Duomo alla presenza dei sacerdoti, dei religiosi e delle religiose della diocesi, mentre alle 11,00 prenderà parte a una tradizione tutta ambrosiana che si ripete da anni: l’incontro dei cresimandi allo stadio di San Siro con l’arcivescovo, che di solito vede la presenza di 50 mila persone, tra ragazzi e educatori. Questa volta i cresimandi incontreranno oltre all’arcivescovo anche il santo padre. «Una coincidenza bellissima – ha commentato Scola – che è segno di grande speranza per la nostra diocesi».
 
Nel pomeriggio l’incontro con le autorità civili: «Nel suo discorso il Papa ci indicherà qual è la mission di una città internazionale come Milano, alla luce dei temi dell’incontro mondiale: la famiglia, il lavoro e la festa», ha precisato ancora il cardinale . Poi i due momenti clou del VII Incontro mondiale delle famiglie: la Festa delle testimonianze di sabato sera e la messa e l’Angelus di domenica mattina, entrambi presso l’area di Milano Parco Nord-Aeroporto di Bresso. «Le famiglie – ha spiegato il card. Antonelli – verranno accolte nel pomeriggio con momenti ludici e di spettacolo. Poi, alcune di loro renderanno una piccola testimonianza del proprio vissuto, a partire dai temi dell’incontro, e rivolgeranno al Papa una domanda. Il dialogo del Papa con le famiglie si svolgerà dalle 20.30 alle 21.30».
 
Per questi due momenti Milano prevede un’affluenza intorno al milione di persone, con uno sforzo notevole per la logistica. «Ringrazio il Prefetto e le realtà civili che stanno partecipando con entusiasmo all’organizzazione», ha sottolineato il cardinale Scola. Intanto cresce la partecipazione della Chiesa nel mondo al VII Incontro mondiale delle famiglie. «Le iniziative in programma sono tante: le catechesi sono state tradotte in undici lingue, dallo spagnolo al portoghese, passando per l’arabo, il polacco e il russo – ha detto il presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, cardinale Ennio Antonelli –. Per facilitare l’arrivo delle famiglie dai Paesi poveri del mondo è stato attivata una raccolta fondi». Sotto la guida di monsignor De Scalzi la chiesa Ambrosiana lavora a pieno ritmo secondo tre criteri seguiti finora dalla diocesi: trasparenza, sobrietà, ecosostenibilità. Quest’ultimo punto, in particolare è un po’ il fiore all’occhiello dell’organizzazione: «Volete un esempio? – ha spiegato monsignor De Scalzi –. Il legname usato per costruire il palco non andrà sprecato, ma verrà donato al Parco Nord per la realizzazione di panchine o altre suppellettili».
 
Riguardo all’accoglienza De Scalzi ha detto: «C’è tempo fino al 31 marzo per dare la propria disponibilità ad accogliere una famiglia. In questi giorni stiamo raccogliendo le risposte dei parroci: in una sola settimana abbiamo ricevuto l’adesione di 1280 famiglie e la disponibilità di alcune strutture che potranno ospitare fino a quattromila persone». Naturalmente, i numeri fin qui indicati sono destinati a lievitare. Sono infatti già 665 su mille, i due terzi, le parrocchie che hanno selezionato e comunicato il nome di un “Rol”, cioè di un responsabile organizzativo locale, «l’anima propulsiva dell’accoglienza a livello territoriale». I volontari che finora hanno dato la loro disponibilità sono 2660 persone, ne servono più o meno altre 2400 per arrivare al numero – stimato necessario – di cinquemila.

Intanto la città si prepara anche con appuntamenti specifici: il 4 marzo il Movimento dei focolari organizza un incontro al teatro Luna di Assago per interrogarsi sui temi della crisi, che non risparmia certamente le famiglie. Tra i relatori gli economisti Pier Luigi Porta e Luigino Bruni e la sociologa Chiara Giaccardi

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