Viaggi in famiglia: Salisburgo

La città nota per aver dato i natali a Wolfgang Amadeus Mozart è una delle mete che possono conciliare esigenze di grandi e piccini
Panorama di Salisburgo con la fortezza di Hohensalzburg (AP Photo/Kerstin Joensson)

Uno dei problemi quando si viaggia in famiglia, si sa, è conciliare le esigenze dei diversi componenti: c’è chi vuole vedere un certo museo, chi preferirebbe passare l’intera giornata camminando alla scoperta della città, il bambino che si ferma al primo parco giochi e da lì non lo si smuove più, sempre che la città in questione di parchi giochi o spazi per bambini ne abbia. Una delle mete che possono in qualche modo conciliare diverse esigenze è l’austriaca Salisburgo, accessibile abbastanza facilmente dall’Italia tramite il valico di Tarvisio o del Brennero. La città sulle rive del Salzach, nota per avere dato i natali a Wolfgang Amadeus Mozart, offre infatti diverse possibilità per una vacanza a misura di famiglia.

Innanzitutto va detto che non necessariamente dovete farvi in quattro per trovare un alloggio a prezzi accessibili in centro, impresa che può essere ardua dato che si tratta di una meta turistica abbastanza gettonata: noi ad esempio abbiamo alloggiato nella vicina Bad Reichenhall, appena di là del confine tedesco, dove nella tassa di soggiorno è incluso un abbonamento giornaliero ai mezzi pubblici locali – tra cui la linea di treno transfrontaliera, beata Unione Europea, che porta appunto a Salisburgo. Il suggerimento è quindi quello di informarvi eventualmente sui trasporti pubblici locali, che possono rendere più conveniente trovare un albergo fuori città.

In quanto a che cosa visitare, tra le principali attrazioni turistiche che possono andar bene a grandi e piccini c’è la pittoresca fortezza di Hohensalzburg, raggiungibile sia a piedi che con una funicolare: da lì si domina l’intera città, ed è possibile immergersi per un po’ in un’atmosfera medievale – da segnalare, per i bimbi, anche il museo della marionetta. In alcune occasioni vengono organizzate anche iniziative per bambini o per famiglie, per cui vale la pena informarsi. Tenete conto che è possibile modulare l’acquisto del biglietto a seconda di quali parti della fortezza si vogliono visitare: niente paura quindi se già sapete che i vostri pargoli non resistono troppo a lungo nello stesso posto, potete selezionare il percorso più breve.

Per quanto il Duomo di Salisburgo con il suo grande museo diocesano sia anch’esso una delle principali mete turistiche della città, per chi ha al seguito bambini di tutte le età suggeriamo di visitare piuttosto il Museo del Giocattolo – cercate nelle indicazioni stradali l’impronunciabile nome di Spielzeugmuseum: tre piani con giochi di tutti i tempi e per tutti i gusti, tra esposizioni temporanee e permanenti, e con tanto di riproduzioni liberamente “giocabili” per tutti i pezzi storici che sono invece conservati in teche. Il rischio è naturalmente quello di non uscirne più, perché sfido chiunque a portar fuori di lì i bambini – e anche il marito, nel mio caso, troppo impegnato con i giochi di abilità in legno per rendersi conto dell’orario di chiusura. Nel museo sono disponibili diversi servizi per i bambini – fasciatoio, stanza con seggioloni per la pappa, ecc.: è quindi utile programmare qui una “sosta tecnica” per le necessità dei più piccoli – e che ogni famiglia paga per l’ingresso una quota forfettaria di 10 euro, indipendentemente dal numero dei figli (fino a 15 anni).

Per chi si ferma più di un giorno, specie se alloggia nei dintorni, può poi essere simpatico prevedere la visita ad una delle miniere di sale per cui la regione è nota: noi abbiamo scelto quelle di Berchtesgaden, appena al di là del confine tedesco, ma altrettanto interessanti (e invero molto simili) sono quelle di Hallstatt, dal lato austriaco. Per chi ha bambini che ancora non camminano, è utile munirsi di marsupio portabimbi: perché il trenino per l’ingresso e gli scivoli che consentono di accedere ai livelli inferiori, in entrambe le miniere, fanno sì la gioia di adulti e ragazzini, ma rendono il posto impraticabile ai passeggini (tranquilli, è possibile scendere anche attraverso le scale, se non ve la sentite di far provare emozioni forti al bebè). Le guide spiegano come viene tuttora estratto il sale, concludendo la visita con un giro in barca sull’acqua che si accumula al livello più basso.

Queste sono solo alcune pennellate di una città che ovviamente offre molto di più, a cominciare da tutto ciò che ruota attorno all’essere patria di Mozart; ma che intendono appunto essere, nello spirito di questa rubrica, alcuni suggerimenti per un viaggio in famiglia.

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