Vallecrosia senza sindaco. Si temono infiltrazioni criminali

Un dossier in cui si denunciano contiguità con la 'ndrangheta sarebbero all'origine delle dimissioni del primo cittadino. Indiscrezioni parlano anche di sciogliemento del consiglio comunale: è il terzo del Ponente ligure
Vallecrosia

Ad accelerare la decisione delle dimissioni di Armando Biasi, sindaco del Comune di Vallecrosia in provincia di Imperia, sembra esserci la notizia di un dossier in cui si ipotizza lo scioglimento dell’amministrazione comunale, per contiguità con la criminalità organizzata calabrese. Biasi, alla guida di una coalizione di centrodestra secondo indiscrezioni sarebbe indagato con l’accusa di voto di scambio. Tre comuni vicini fra di loro, Vallecrosia, Bordighera e Ventimiglia, rappresentano la deriva  del Ponente ligure, che le varie inchieste di questi mesi fanno apparire consegnato completamente alla ‘ndrangheta.

Due anni d’indagine, avviate quando Armando Biasi non era ancora primo cittadino, ma apparivano già nomi di esponenti politici di Vallecrosia più volte finiti sotto all’attenzione degli investigatori. Poi l’inchiesta “La svolta”, che un mese fa circa, ha decapitato la ‘ndrangheta nel Ponente ligure, con 15 persone in carcere, tra i quali Giuseppe Marcianò, ritenuto il capo della locale intemelia, con casa a Vallecrosia, ha fatto scattare altre delicate indagini che hanno coinvolto anche la piccola cittadina.

Il sindaco Biasi è finito nell’indagine con l’accusa di voto di scambio ed è citato più volte negli atti dell’inchiesta. Su di lui è scritto un intero capitolo dell’ordinanza del gip di Genova, che su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, ha firmato le 15 ordinanze di custodia cautelare e una cinquantina di avvisi di garanzia per persone indagate a piede libero. Sono queste le motivazioni, si dice nel piccolo e ridente paese, che hanno convinto Biasi e la sua amministrazione a dare forfeit. A ciò si si sono aggiunte le ultime pesanti indiscrezioni sull’esito delle indagini.

Ora toccherà al prefetto di Imperia valutare l’invio di una commissione presso il Comune, e far propri i pesanti elementi indiziari e probatori dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia. L’obiettivo, come per Bordighera e Ventimiglia, è ora quello di accertare eventuali contiguità tra gli amministratori e la criminalità organizzata. Ma, anche e soprattutto, capire se questi condizionamenti hanno eventualmente prodotto determinate scelte e atti amministrativi che risulterebbero così pesantemente inquinati.

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