Uno sguardo su Gesù

Presentato il secondo tomo dell’opera di Benedetto XVI Gesù di Nazaret. Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione.
gesù di nazaret

Nella premessa, una speranza: che il testo risulti «utile a tutti i lettori che vogliono incontrare Gesù e credergli». Non poteva iniziare nel modo migliore il libro di papa Benedetto XVI su Gesù di Nazaret che – giunto al suo secondo volume – ripercorre la vita di Gesù dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione.

 

Alla diffusione del volume, la sala stampa vaticana ha reso noto anche i contratti editoriali stipulati per questa edizione. Sono già in corso o concluse le traduzioni in 20 tra le lingue principali al mondo e sono una trentina i Paesi e gli editori che hanno già siglato contratti di pubblicazione. Insomma, il Papa si conferma anche questa volta come uno degli autori più ambiti al mondo. Il libro ha avuto una tiratura di 1,2 milioni di copie e in Italia il testo è già arrivato al tutto esaurito.

 

Fin dall’inizio il Papa ha voluto subito chiarire gli obiettivi che lo hanno spinto a questa impresa: «Ho cercato di sviluppare uno sguardo sul Gesù dei Vangeli e un ascolto di Lui che potesse diventare un incontro e tuttavia, nell’ascolto in comunione con i discepoli di Gesù di tutti i tempi, giungere anche alla certezza della figura veramente storica di Gesù. Questo compito era nella seconda parte ancora più difficile che non nella prima, perché solo nella seconda s’incontrano le parole e gli avvenimenti decisivi della vita di Gesù».

 

Non è solo papa Ratzinger in questa impresa. Lo stesso pontefice ricorda che solo nell’ambito di lingua tedesca esiste una vasta serie di importanti cristologie e cita espressamente autori come Wolfhart Pannenberg, Walter Kasper e Christoph Schönborn. Papa Benedetto confessa anche che è stato per lui un motivo di gioia il fatto che il suo primo volume sia stato accolto dal teologo protestante Joachim Ringleben, autore di un altro testo su Gesù e – aggiunge il Papa – «per così dire, un fratello ecumenico». Ciò dimostra che «pur con approcci teologici differenti, è la stessa fede che agisce, avviene un incontro con lo stesso Signore Gesù. Spero che ambedue i libri, nella loro diversità e nella loro essenziale sintonia, possano costituire una testimonianza ecumenica che in questa ora, a modo suo, può servire alla comune missione fondamentale dei cristiani».

 

Ieri il libro è stato presentato in sala stampa dal cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi, e da Claudio Magris, scrittore e germanista. Ed oggi i maggiori quotidiani ne rilanciano la notizia, sottolineando parti del libro che più hanno attirato l’attenzione dei giornalisti. Dalla separazione operata da Gesù tra la dimensione religiosa e quella politica, alla forza purificatrice della sua passione sulla Croce.

 

Un libro sicuramente da leggere e da meditare dandosi però tempi e spazi di silenzio. In attesa e in preparazione di un terzo testo annunciato e promesso dal Papa: un "piccolo fascicolo" sull’infanzia di Gesù. «Se per questo – ha subito agiunto – mi sarà ancora data la forza».

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