Una cometa a Betlemme

La cometa Halley fotografata da vicino dalla sonda Giotto.
La cometa Halley

«Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». I re Magi giunsero da Oriente al tempo del re Erode. Seguivano una stella, simbolo del Messia, luce per l’umanità. Da allora, molti si sono interrogati sulla possibilità che in quegli anni fosse effettivamente avvenuto un fenomeno celeste visibile. Vari pensatori e alcuni Padri della Chiesa ipotizzavano che le stelle potessero essere guidate da angeli, in particolare quella dei Magi. Finché il Concilio di Costantinopoli nel 553 escluse che stelle e pianeti potessero avere un’anima.

A quel punto divenne forte la spinta ad esaminare antiche testimonianze astronomiche per cercare un eventuale fenomeno avvenuto in quegli anni. Le ipotesi oggi considerate sono: una congiunzione planetaria (Giove e Saturno nel 7 a.C.), una supernova (Andromeda oppure Aquila nel 5 a.C.), infine una cometa.

L’ipotesi che la stella fosse una cometa risale ad Origene, ma entrò nell’immaginario popolare solo nel XV sec., dopo che Giotto, impressionato dal passaggio della cometa di Halley nel 1303, la disegnò nel cielo del suo dipinto sulla natività, nella Cappella Scrovegni a Padova. E oggi? Abbiamo forse bisogno di una nuova cometa…

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