Un figlio. . . forse due

“Prima di sposarci, desideravamo avere tanti bambini. Adesso che mi sono accorta di essere in attesa del secondo figlio, dopo cinque anni dal primo, sono assalita dai timori. Proprio quando la vita della nostra famiglia si era abbastanza stabilizzata, dovremo ricominciare da pappe, pannolini e veglie notturne; penso poi che non riuscirò a curare la più grande come ho fatto finora e che alla fine ne risenta… Vorrei qualche consiglio”. Sandra – Roma Molte coppie appena sposate sognano di avere tanti bambini, poi, dopo il primo, si fermano per paura di problemi, difficoltà e fatiche. Tutto ciò non si può negare.Anzi, racconta la mamma di cinque bambini: “Se fossimo stati soli, non ce l’avremmo fatta; ma, per fortuna, quando accetti una vita, sei sempre accompagnato dall’amore di Dio, anche quando non è subito evidente. Ero da poco rientrata al lavoro, dopo la nascita di Niccolò, il mio terzo figlio, quando abbiamo scoperto di aspettare un altro bambino. Questo sconvolgeva non poco la nostra organizzazione già raggiunta con fatica. Avevamo poi delle difficoltà economiche a causa del recente acquisto della casa. Però ci è venuto un pensiero: questo bambino era un dono di Dio per noi e lui avrebbe pensato a tutto. Dopo qualche mese, infatti, è stata affidata ad Enzo la responsabilità del suo ufficio. L’aumento di stipendio che ha ricevuto era proprio pari alla cifra detratta al mio, avendo richiesto il part-time per dedicare più tempo alla famiglia. È nata così Maria Luisa, una bella bimba tranquilla e gioiosa che ha portato con sé il suo cestino di beni materiali, ma anche di rapporti nuovi tra noi”. È anche vero che la generosità nell’aprirsi alla vita non può essere lasciata al caso. Essa si deve commisurare sempre con la responsabilità del procreare. Infatti, dopo aver generato biologicamente un figlio, c’è da generarlo anche intellettivamente, affettivamente e spiritualmente. E, dunque, occorrono le condizioni opportune per poterlo fare; condizioni comunque che mi sembra voi abbiate. Riguardo invece al timore che hai, di non riuscire a seguire abbastanza la figlia maggiore, questo può paradossalmente risultare un vantaggio per lei. Le piccole frustrazioni quotidiane, che si trovano a vivere i bambini che hanno dei fratellini, li aiutano ad avere un maggiore contatto con la realtà. Quando tutto invece è permesso e gratificante, si è più esposti alle delusioni della vita. Il fratellino più piccolo sarà l’occasione per lei di imparare a cooperare. Litigheranno anche, ma, come osserva Francesco Piccolo (Storie di primogeniti), “è sempre meglio avere fratelli con cui combattere che restare soli”.

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