Ucraina, tensioni sempre più forti ad Est

Il nostro corrispondente aggiorna la situazione nella parte orientale del Paese. Mentre il vicepresidente Usa Baiden è a Kiev, la Russia continua a negare di essere implicata nelle occupazioni
Manifestazione filo-russa a Donetsk

Il numero dei militari russi presenti nella regione di Donetsk è in continua crescita – informa il capo del Centro antiterrorismo del Servizio di sicurezza (Sbu) dell'Ucraina, Vasyl Krutov. A piccoli gruppi i paramilitari russi penetrano a bordo di imbarcazioni dalla Crimea fino alle regioni di Zaporizhzhia e Kherson. La Sbu sospetta che si stia organizzando un'insurrezione separatista anche in queste regioni. I militari russi avrebbero il compito di fare strage di qualche centinaio di persone, qua e là, per cerare terrore, e poi di favorire l’ingresso delle truppe nel territorio dell'Ucraina. È quanto comunica uno dei capi del controspionaggio ucraino, Vialii Najda: «Lo scopo principale delle azioni dei gruppi sovversivi e delle forze speciali in Ucraina è la massima destabilizzazione della situazione», ha detto.

La Sbu, nel frattempo, continua ad arrestare cittadini ucraini e russi coinvolti in azioni sovversive nelle regioni meridionali ed orientali. Il Servizio di sicurezza ha individuato e arrestato 117 cittadini della Federazione russa «coinvolti in attività estremiste sul territorio dell'Ucraina».

Nel frattempo i separatisti filorussi a Donetsk affermano risolutamente che non lasceranno l'edificio del Consiglio regionale, nonostante la richiesta di Kiev е il nuovo accordo internazionale sull'Ucraina firmato a Ginevra il 17 aprile. Il rappresentante dei separatisti ha dichiarato che il governo di Kiev è «illegittimo» e che essi non se ne andranno fino a quando questo governo non deciderà di dimettersi e non verrà «sgomberata» la Majdan a Kiev. Inoltre chiedono un referendum per decidere sulla possibile secessione dall’Ucraina o una maggiore autonomia delle regioni, sulla base del modello di Federazione.

Il ministro ad interim degli Affari esteri, Andriy Deshchitsya, ha da parte sua dichiarato che gli accordi di Ginevra per quanto riguarda la liberazione degli edifici governativi occupati non riguardano Kiev e la Majdan: «L'operazione antiterrorismo continua, la sua intensità dipenderà dalla realizzazione pratica degli accordi di Ginevra e dalla vera liberazione degli edifici occupati», ha affermato in una conferenza stampa.

Rispetto alle manifestazioni a Kiev, va detto, le proteste nelle regioni orientali dell'Ucraina appaiono più violente e radicali. I manifestanti non sembrano disposti a sedersi al tavolo delle trattative e non paiono cercare una soluzionepacifica alla situazione creatasi. Il governo ucraino, a causa di tale approccio non democratico e armato, ha classificato il movimento separatista come terroristico, implicando di per sé l’intervento delle forze armate.

Va segnalato inoltre che l'unico deputato della Duma statale russa che ha votato contro l'annessione della Crimea da parte della Russia, Ilya Ponomarev, sul suo blog nel sito Echo Moskvy (L’eco di Mosca) ha confermato la presenza di agenti russi che organizzano azioni sovversive in Ucraina. Da parte sua Vladimir Putin continua a negare che la ribellione separatista in Ucraina sia “gestita” dal suo esercito.

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