La fiction che Rai Uno si accinge a trasmettere su Agostino è l’ennesima riprova, semmai ne servissero altre, che la sua personalità ancora affascina in maniera inesorabile i nostri tempi. Filosofo, teologo, mistico e poeta, la sua figura racchiude in sé tutti gli interrogativi dell’uomo. Un’umanità che in lui si è incanalata fino alle estremità del pensiero e dell’esistenza.

 

A ragione, Jaspers lo definì «uno dei tre grandi pensatori fondamentali dell’Occidente». La nostra storia della filosofia non può prescindere dalla sua dottrina. Ha tracciato un solco talmente profondo da costruire sintesi grandiose e profonde che hanno lasciato il segno nel pensiero contemporaneo di un Pascal quanto di Kierkegaard. Agostino seppe guardare e scandagliare nelle angosce dei suoi contemporanei, che vivevano la fine dell’Impero romano, indicando la via di salvezza nella fede e nella speranza cristiana. Morì ad Ippona nel 430 d. C., lasciando un’infinità di scritti tramandatici fino a noi.

 

Dall’esigenza di mettere in circolazione, per tutti, le opere di S. Agostino è nato, nel 1965, il progetto dell’Opera Omnia promossa e realizzata dall’editrice Città Nuova e dalla Nuova Biblioteca Agostiniana. Oltre sessanta studiosi hanno collaborato in questi quaranta anni. Mai fino ad allora si era tentata l’operazione di avere gli scritti dell’Ipponate in edizione bilingue latino-italiano. Il primo ad essere pubblicato fu il testo forse più conosciuto di Agostino, Le Confessioni, un’opera così vicina alla sensibiltà moderna proprio per quel modo di raccontare la travagliata conversione di quello che oggi è uno dei dottori della Chiesa.

L’Opera Omnia è suddivisa per argomento (opere autobiografiche, filosofiche-dogmatiche, morali, esegetiche e polemiche). Attualmente sono in corso di pubblicazione le opere attribuite e dei sussidi. Per quest’ultima sezione, in primavera verranno pubblicate Vita di sant’Agostino scritta da Possidio e il primo volume dell’Iconografia agostiniana, dedicata alle testimonianze figurative sul santo.

Attualmente la pubblicazione, però, è anche sul web (vedere i link di rimando nella sezione a sinistra del sito), con i testi in più lingue. A tutto ciò si aggiunge un prossimo obiettivo: la creazione di simposi virtuali per convegni culturali. Il mondo moderno ha bisogno ancora del pensiero e dell’umanità di Agostino, perché proprio come ricorda lui ne Le Confessioni: «la nostra mente è smaniosa di udire».

 

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