Let’s bridge! È il titolo del corso di formazione dei giovani del Movimento Diocesano di Ascoli Piceno, tenutosi a Cagnano (frazione di Acquasanta Terme) dal 16 al 22 giugno. Invece di scegliere una vacanza alternativa, questi giovani di età compresa tra i 16 e i 20 anni hanno deciso di ritrovarsi per mettersi in ascolto della voce di Gesù, per condividere e camminare insieme.
Insieme si sono interrogati sulla pace, ne hanno ricercato il senso, i luoghi in cui trovarla e hanno riscoperto che il primo terreno fertile è il loro cuore. Ma come coltivare la pace in un tempo in cui è più facile parlare di guerra e in cui le stesse relazioni diventano sempre più complesse, faticose e spesso non ci si capisce?
Con loro, sono stati ripercorsi alcuni passaggi importanti che portano alle radici dell’Ideale del Movimento dei Focolari: la scoperta di Dio Amore, l’Amore al fratello, Gesù Abbandonato come possibilità di trasformare il dolore in amore, con tutto il coraggio che abbiamo, perché di questo si tratta!
I giovani hanno riscoperto che, ogni giorno, in ogni momento della nostra vita, Dio ci parla attraverso la natura, attraverso le circostanze, attraverso ciò che ci accade o si presenta. Tuttavia, occorre fare la nostra parte, ripartire da ciò che scegliamo. Ci sono e ci saranno sempre i momenti di incertezza, di tensione, di paura, ma scegliere Dio non è scegliere che tutto andrà bene. Si tratta di avere solo il coraggio di saper scegliere, perché Dio ci lascia liberi e soprattutto non ci imbroglia. In Dio non esiste la parola impossibile, esiste solo “tutto è possibile”!
È durante il campo che ci si azzarda a preparare un’adorazione davanti a Gesù Eucaristia. Ed è qui che nel cuore dei giovani partecipanti avviene una svolta impattante. Ecco cosa racconta uno dei giovani nella condivisione: «Uno dei momenti che mi porto dentro è l’Adorazione Eucaristica, dove ognuno di noi, nel dialogo individuale con Gesù Eucarestia, si è emozionato […] È stato bello poterne parlare il giorno dopo, durante l’incontro di gruppo con i miei compagni». Come animatori abbiamo assistito a un momento speciale in cui Gesù stesso ha aperto le porte del nostro cuore e si è fatto strada.
A questo momento ha partecipato anche il vescovo della diocesi, mons. Gianpiero Palmieri, che ha invitato i giovani a fare tesoro delle loro fragilità come opportunità per fare un salto in Dio. In una società in cui tendiamo a dare meriti solo a noi stessi, illuminante è stato il momento di dialogo con Liliana Cosi (tra le più grandi étoile della danza italiana) che ha raccontato di come avesse pensato di mettere da parte la propria passione per seguire Dio, ricevendo però successivamente una sorpresa: la danza non era in antagonismo con Dio; anzi, è Lui a mettere in noi le passioni da coltivare. Si tratta quindi di seguire le nostre passioni vivendo il Vangelo, seppur rimanendo aperti alla fantasia di Dio. Così ognuno si ritrova ad essere il Suo capolavoro.
Uno dei giovani racconta in musica la sua esperienza. Riportiamo qui uno stralcio della canzone: «Tra queste quattro mura non c’è solo un’esperienza, viviamo l’energia, grazie a Dio, e si sente la sua presenza; per quanto possa sembrare strano fare sempre comunità tra questa gente, Dio si sente. Forse era la mia un’assenza preparata».
Un’altra ragazza: «Per me quello di quest’anno è il secondo corso di formazione al quale partecipo. Dalla volta precedente, non vedevo l’ora di tornare! Lo scorso anno, infatti, questa esperienza mi ha aperto il cuore, e anche quest’anno non ha deluso le mie aspettative. Vivere la volontà di Dio in queste modalità è semplice e divertente: è più bello insieme».
E poi ancora un animatore: «Ogni anno il corso di formazione rappresenta per me un tornare a casa e ricordarmi i punti fermi della mia vita: l’unità con Dio e con il prossimo. Anche se i giovani cambiano nel corso degli anni, l’amore di Gesù rimane e vederlo sbocciare negli occhi e nei cuori di tutti è uno dei doni più grandi che potessi mai ricevere […]. Il corso è un’occasione per ascoltarsi dentro, mettersi in dialogo con se stessi, con Dio».
Sì! Siamo ripartiti con una nuova consapevolezza: per ognuno di noi Dio vuole cose grandi. A noi cogliere la sfida!