Il treno tra Etiopia e Gibuti

La ferrovia che collega Addis Abeba al mare è la prima linea elettrica transfrontaliera del continente. Costruita da due grandi imprese cinesi. è entrata in servizio ufficialmente ad inizio 2018
foto Ap

È lunga ben 756 chilometri la linea ferroviaria elettrificata tra Etiopia e Gibuti che è entrata in servizio regolare in questi giorni. Sulla linea commissionata dall’Etiopia, essendo partito da Addis Abeba, il primo treno di linea è arrivato alla stazione Nagad di Gibuti il 3 gennaio 2018. Il lungo viaggio tra Addis Abeba (capitale dell’Etiopia) e la città portuale di Gibuti, che richiedeva giorni e giorni di viaggio in passato, percorrendo strade pericolosissime per circa 1500 chilometri, sarà ridotto a meno di 24 ore. Questa linea strategica rafforza notevolmente i legami tra i due Paesi. Trasporta passeggeri, il treno Addis Abeba-Gibuti, ma fornisce pure un servizio merci tra Addis Abeba e la città portuale di Gibuti, sul Mar Rosso.

Il progetto è stato realizzato, guarda caso, da due società cinesi, la China Rail Engineering Corporation (Crec) e la China Civil Engineering Construction Corporation (Ccecc). Il primo contractor ha realizzato il tratto di 320 km da Sebeta a Mieso, mentre il secondo i restanti 436 km da Mieso al porto di Gibuti. Investimento totale di 4 miliardi di dollari.

Si prevede che la messa in servizio di questa ferrovia stimolerà non solo il commercio tra i due Paesi, ma, soprattutto favorirà il commercio dell’Etiopia con il resto del mondo, perché è un Paese senza sbocco sul mare la cui economia è fortemente dipendente dalle esportazioni di merci. Se oggi tutte le merci etiopi che vengono caricate sulle navi vengono trasportate via terra a Gibuti, con enorme spreco di risorse (c’è da prevedere le proteste delle tante società di trasporto su gomma che assicurano il servizio), il treno permetterà all’Etiopia di abbattere enormemente i costi di trasporto.

Certamente anche la Cina ci guadagna, perché la realizzazione a basso costo di questa infrastruttura in Africa, fa parte della strategia di Pechino per lo sfruttamento dlele risorse energetiche e minerarie di tanti Paesi africani. Basti sapere che lo sfruttamento della più grande riserva si sale al mondo, il lago Assal a Gibuti, è stato dato ai cinesi.

Il completamento di questa infrastruttura, che segna una nuova pietra miliare nella cooperazione Cina-Africa, è in linea con l’iniziativa One Belt-One Road, lanciata nel 2013 da Pechino. volta a migliorare la connettività ferroviaria, stradale e marittima, per rafforzare e sviluppare rotte commerciali su scala globale. Un progetto gigantesco che porterà tra l’altro alla creazione di una linea trans-africana da Gibuti a est fino al Golfo di Guinea, sulla costa occidentale dell’Africa, attraverso il Sud Sudan e la Repubblica Centrafricana.

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