Tommaso Sorgi, uomo che ha segnato il suo tempo

Teramo celebra il centenario della nascita di uno dei suoi cittadini illustri. Grande partecipazione agli eventi che ne hanno attualizzato la vita, l’impegno, il messaggio

Una mostra fotografica, una pubblicazione collettanea, un convegno: questi gli ingredienti del Centenario di Tommaso Sorgi (1921-2021), celebrato a Teramo il 18 e il 19 settembre.

Direttrici portanti della manifestazione la “memoria” e il “tempo”, spiega Gino Mecca, ideatore e regista dell’evento: fare memoria, conoscere Tommaso Sorgi, per raccogliere e promuovere il suo messaggio; il tempo, perché chi opera nel proprio tempo, ma radicato in Dio, lascia un segno valido per tutti i tempi, anche a cento anni di distanza.

Un’attualità, quella di Tommaso Sorgi, immediatamente compresa e abbracciata dalle istituzioni locali, che generosamente hanno sostenuto l’iniziativa permettendone la realizzazione: il Comune, la Provincia, il consorzio Bim, la Fondazione Tercas. Grazie a tale sinergia di intenti e all’interessamento dell’assessore Antonio Filipponi, l’Associazione Il Raggio, espressione del Movimento dei Focolari sul territorio teramano, promotrice e organizzatrice del centenario, ha visto l’iniziativa inserita nel calendario di “Teramo Natura Indomita”, palinsesto culturale di eventi del Comune di Teramo.

La preziosa opera di scavo e reperimento di materiali fotografici e testimonianze scritte condotta dalla famiglia Sorgi ha reso possibile l’allestimento della mostra fotografica “Tommaso Sorgi. L’uomo. Il suo mondo, il suo tempo” curata da Osvaldo de Fabiis. Articolata in sei aree tematiche (anni giovanili, politica e vita sociale, famiglia, Opera di Maria, vita ecclesiale, ultimi tempi), l’esposizione ripercorre attraverso 93 reperti la biografia di Tommaso Sorgi, attestando la sua indefessa attività su molteplici fronti. Allestita in pieno centro, sarà aperta fino a sabato 25 settembre per permettere ai concittadini di conoscere questo loro illustre predecessore.

Il volume “Tommaso Sorgi: sulle orme di un uomo che ha segnato il suo tempo” composto in tempi da record e magistralmente congegnato nelle sue tre sezioni (interventi istituzionali, ricordi-studi-testimonianze, interviste), vede il contributo di personalità che a vario titolo hanno conosciuto Tommaso, percorrendo un tratto di strada con lui, oppure lo hanno studiato per l’occasione: dall’artista Sandro Melarangelo, militante del PC all’epoca dell’impegno politico di Tommaso, al geriatra Marcello Mazzoni, che oltre ad avere in cura Tommaso negli ultimi tempi della sua vita, ne ha ricostruito l’impegno in seno alla sanità teramana; dai coniugi Danese, sociologi e accademici, ad Alberto Lo Presti, succeduto a Tommaso nella direzione del Centro Igino Giordani. Impreziosiscono la pubblicazione un ricco apparato fotografico e una biografia sintetica di Tommaso. Fiore all’occhiello ne sono un’intervista a Tommaso Sorgi, recuperata in maniera rocambolesca, che dà voce allo stesso protagonista del centenario, e le interviste ad alcuni suoi “compagni di viaggio”, ai quali, reduce dalla Mariapoli del 1956, Tommaso comunicò la scoperta del carisma dell’unità; queste ultime, con passaggi commoventi, attestano come, pur nella sua fervida attività, Tommaso non abbia mai perso la semplicità del bambino evangelico. Fabio Felice, docente di Storia delle Dottrine Politiche presso l’Università del Molise, invitato a presentare il testo, ne elicita quattro nodi critici sviscerando così i punti salienti del pensiero di Tommaso Sorgi e della sua visione della politica e della società, in dialogo con la teoria politica contemporanea: la politica come impegno dell’anima; la persona come artefice del sociale; i “piccoli mondi” come generatori del civile; il rapporto tra religione e società.

Il convegno, trasmesso in diretta streaming, diffonde la manifestazione a livello internazionale, con più di 1200 visualizzazioni. I saluti delle autorità si trasformano in brevi interventi a braccio, nei quali ciascuno indugia su aspetti particolari della poliedrica personalità di Tommaso Sorgi, con tratti di coinvolgimento personale. Le relazioni, qualificate e curate nel dettaglio, compongono un quadro ampio che dalla cittadina abruzzese, centro dell’azione giovanile di Tommaso Sorgi, giunge alla capitale e a Grottaferrata, per il suo impegno rispettivamente in Parlamento e nel Movimento dei Focolari, e proietta Sorgi sul panorama internazionale richiamando il suo impegno nelle fila del Movimento Politico per l’Unità, espressione del Movimento dei Focolari in ambito politico, per iniziative quali l’Appello per l’Unita dei Popoli, presentato all’Onu nel 1967, e il Patto politico tra eletto ed elettori del 1985. La scelta dei temi proposti al pubblico è mirata a far conoscere alcuni aspetti meno conosciuti dell’attività di Sorgi: i suoi anni giovanili (Pietro Cocco, giornalista) con l’impegno nell’Azione Cattolica, nei quali si stagliano come doti precipue di Sorgi, insieme all’entusiasmo dell’età, tenacia e determinazione; la sua opera in qualità di presidente degli Ospedali (Marcello Mazzoni, medico e storico), con un’attenzione inconsueta alla persona; gli aspetti tecnici della sua attività parlamentare (Iole Teresa Mucciconi, Gabinetto dell’on. Vittorio Colao) che dipingono un Sorgi intento a proporre emendamenti migliorativi o a limare commi per ridurre il rischio di interpretazioni diverse; il suo rapporto con i colleghi accademici e con gli studenti (Teresa Serra, prof. emerito presso l’Università di Roma “La Sapienza”), informato da una capacità di dialogo e da una coerenza di condotta non comuni in quell’ambito; infine, la sua stretta collaborazione con Chiara Lubich per più di 50 anni, un terreno ancora in gran parte da scoprire per gli stessi membri del Movimento dei Focolari.

Il profilo di Tommaso Sorgi che emerge dalle celebrazioni è quello di una persona dai talenti spiccati – politico, accademico, sociologo, marito e padre di famiglia –, ma caratterizzato da semplicità e mitezza; un uomo che, operando sulla terra, per e accanto agli uomini, non ha mai distolto l’anima dal Cielo. Radicato nella comunione con i fratelli di ideale, da quella prospettiva egli ha saputo discernere i passi da compiere nella vita personale e professionale, ed ha avuto la luce intellettuale per escogitare soluzioni innovative e contribuire attivamente al progresso della società coeva. 

A coronamento dell’evento centenario, facendo proprio lo spirito di Tommaso e la sua sensibilità sociale e religiosa, la comunità del Movimento dei Focolari ha deciso di ricordarlo e farlo ricordare aderendo al progetto della Caritas diocesana di realizzare “una Cittadella della Carità”. È partita così la raccolta di fondi definita “Un mattone per la cittadella”. Contribuire alla realizzazione di questo progetto di co-housing è parso il modo migliore per dare continuità alla testimonianza di vita di Tommaso, con un’azione concreta che guarda verso gli ultimi, offrendo supporto alla chiesa locale. Il “mattone” è stato convenzionalmente fissato a una cifra di 25 euro e le sottoscrizioni proseguono per tutto il mese di settembre.

Al termine del convegno, è Chiara Sorgi, portavoce della famiglia, a consegnare idealmente il testimone di Tommaso ai concittadini presenti e futuri, riprendendo il motto “TER-AMO = amo tre volte, amo moltissimo”, coniato da mons. Battistelli nel 1952 per indicare la vocazione della diocesi nella quale si stava insediando. Motto che nel 1985 Tommaso fece apporre sul timbro che portò con sé come stimolo continuo a sè stesso nell’atto di trasferirsi a Grottaferrata per partecipare più da vicino alla vita del Movimento dei Focolari. Il verso «noi faremo vivere di nuovo la città» riecheggiato nella canzone offerta dai giovani del gruppo musicale Eis durante il convegno, lascia ben sperare che l’eredità di Tommaso resti vitale e fruttuosa nella sua città e non solo.

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