Tettamanzi ricorda Chiara Lubich

In sant'Ambrogio, cuore della Chiesa Ambrosiana, la Messa a due anni dalla scomparsa della fondatrice dei Focolari
Emmaus e Tettamanzi
Dopo il Convegno svoltosi a Palazzo Marino per celebrare la sua cittadina onoraria, il 18 marzo Milano si è nuovamente stretta in ricordo di Chiara Lubich presso la Basilica di Sant’Ambrogio, cuore della Chiesa Ambrosiana.

 

L’Arcivescovo Dionigi Tettamanzi ha presieduto la S. Messa  ringraziando il Signore per il grande dono fatto alla Chiesa e alla società con la vita santa di Chiara. La Basilica era gremita dalla numerosa comunità dei Focolari presente in città, ma anche dai tanti amici e persone che si riconoscono in qualche modo nel sogno di Chiara di costruire la fraternità universale: politici, esponenti del mondo imprenditoriale, rappresentanze di movimenti ecclesiali e fratelli di altre Chiese.

 

Sottolineando la felice coincidenza della solennità di San Giuseppe, sposo della Vergine Maria, con il ricordo del secondo anniversario della nascita al cielo di Chiara, il Cardinale ha ripercorso l’annunciazione di quest’ultima, una strada nuova di consacrazione a Dio, che lo Spirito Santo apriva nella Chiesa; strada caratterizzata proprio dalla presenza di Gesù fra più persone vergini o, pur sposate, verginizzate dall’amore: e questo è il focolare.  

 

La spiritualità di comunione che con il carisma dell’unità lo Spirito Santo ha donato alla Chiesa è anche caratterizzata dal silenzio: il silenzio dell’io, necessario per vivere pienamente l’amore al fratello, che diventa poi la strada per una più profonda esperienza di Dio. L’omelia  si è conclusa con la preghiera che il carisma di unità con Dio e con i fratelli che Chiara ha vissuto con singolare generosità possa essere da noi e da tantissimi altri rivissuto con semplicità, umiltà e gioia perché risplenda nel mondo la santità della Chiesa per la gloria di Dio.

 

Maria Voce, attuale Presidente dei Focolari, ringraziando l’Arcivescovo per l’abbraccio della Chiesa Ambrosiana e ricordando che proprio in questa Chiesa fatta di mura e di persone è avvenuta la conversione di Agostino, ha manifestato l’impegno della comunità del Movimento presente a Milano e nel mondo a continuare a vivere secondo il carisma a beneficio della Chiesa.

 

 

 

 

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