Terremoto, l’allarme sembra rientrato

A conclusione dell’Unità di crisi convocata venerdì alle 13 dal sindaco di Firenze non risulta alcuna conseguenza ai danni delle persone o cose, quindi sono riprese le attività ordinarie negli uffici, nei musei, negli impianti sportivi e nelle scuole
Studenti dopo il terremoto

La paura, almeno quella per il momento, sembra passata: a conclusione dell’Unità di crisi convocata venerdì alle 13 dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, è stato constatato che per il momento nel territorio comunale non risulta alcuna conseguenza ai danni delle persone, a fronte di una sola richiesta di intervento di verifica ai vigili del fuoco sullo stato di edifici.

La disposizione di evacuare le scuole, allontanare anticipatamente i dipendenti dagli uffici e chiudere temporaneamente i musei civici era scaturita nella mattinata dello stesso venerdì 19 dall’esigenza precauzionale di mettere in sicurezza i cittadini e verificare eventuali presenze di danni. Firenze riprende dunque le sue attività ordinarie: vengono riaperti i musei civici e gli impianti sportivi, come del resto le scuole. La Protezione civile rimane comunque in stato di allerta e monitora costantemente gli eventi legati ad uno sciame sismico che da due giorni si prosegue nell'attività: dalla mezzanotte di oggi sono state oltre trenta le scosse di terremoto registrate in provincia di Firenze, con epicentro nella stessa area del Chianti, la più forte delle quali, e probabilmente anche l’unica percepita, alle 05:07, di magnitudo 3,5.

L'ultima, registrata ad una profondità di 9,4 km dai sismografi, è ad ora quella della 09:16, di magnitudo 2,9. In un comunicato diramato nel primo pomeriggio di venerdì da Toscana Notizie, l’agenzia di informazione della giunta regionale toscana, si parla di «nessun danno evidente: al massimo, in alcune abitazioni più vicine all'epicentro, si sono staccati piccoli lembi di intonaco».

La zona interessata dal lieve sisma non è comunque nuova, storicamente, a sciami di questa portata, ha puntualizzato la Protezione civile. Scorrendo gli archivi storici, anche se la localizzazione degli epicentri non era individuabile con la precisione moderna, si trova traccia di segnalazioni simili nel 1700, 1812, 1895 e, più recentemente, nel 1972.

Nei comuni di Greve in Chianti, San Casciano in Val di Pesa, Barberino Val d'Elsa e Impruneta è stato aperto anche il Centro Operativo Comunale, che si insedia in situazioni di crisi. La situazione è in aggiornamento ma, sebbene lo sciame sismico stia proseguendo e risulti impossibile prevederne la durata, non vi sono dati allarmanti. Per maggiori informazioni in merito è possibile consultare il sito http://cnt.rm.ingv.it dalla fonte dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, intanto nel Chianti sono state allestite per precauzione delle tensostrutture per 100 posti letto.

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