Teatro in piazza da 40 anni

A Santarcangelo di Romagna torna il festival internazionale del teatro dal 9 al 18 luglio.
Festival santarcangelo

Quarant’anni sono un bel traguardo. Specialmente per un festival. E, per di più, di teatro. Quello internazionale di Santarcangelo di Romagna rappresenta fin dalla sua origine un nodo molto particolare tra il teatro e la piazza. Primo fra i festival italiani della scena sperimentale, è anche una delle manifestazioni che maggiormente ha saputo innescare nei decenni della ricerca teatrale esplosioni d’arte in stretta relazione col pubblico e con le architetture. Oggi festeggia la sua quarantesima edizione cercando di reinventare le coordinate che ne fecero scaturire un così lungo e intenso destino: la piazza, il rapporto con gli spettatori, le domande sul proprio tempo. Diretto da Enrico Casagrande, con la collaborazione di Rodolfo Sacchettini e Daniela Nicolò della compagnia Motus, si preannuncia come un festival di artisti e di visioni che valicano i confini tra le arti e si misurano con il “fuori”, per invadere spazi pubblici e territori inattesi. Trenta le produzioni internazionali, che spaziano dal teatro alla danza e attraversano cinema, letteratura, disegno, arte pubblica, musica. Molte le creazioni presentate in prima assoluta, altre inedite per il pubblico italiano.

 

A far scaturire l’intero programma sono delle domande poste oggi al teatro: come affrontare la “realtà”? In quali modi costruire opere che sappiano rispondere alla velocità, alla ferocia, al consumo tracimante dei tempi in cui viviamo? Come può il teatro dare risposte etico-estetiche ai giorni del presente? Come sottrarsi alle logiche insidiose delle mode, della comunicazione, dello spettacolo? Quale tipo di relazione innescare tra pubblico e scena? Che quesiti porre ai meccanismi della rappresentazione, alle logiche dello spettacolo dal vivo, al ruolo dello spettatore? Come dare nuova forza agli spazi pubblici?

 

Un festival che s’interroga non può non coinvolgere lo spettatore. Come fa il gruppo italiano Fagarazzi & Zuffellato che in Enimirc sguinzaglia in scena cameramen (il gruppo Acqua-Micans) e spettatori per costruire una storia che intreccia l’arte col crimine; da Inghilterra e Germania la formazione mista dei Gob Squad s’intrufola nella città, immortalandola al tempo stesso con immediatezza e piglio surreale, in un ritratto in esterna intitolato Super Night Shot, dove ignari passanti e angoli oscuri del paese diventano protagonisti di una sorta di “caccia di immagini” per un’epica urbana; dalla Spagna il catalano Roger Bernat compone gli spettatori come pedine di un gioco da tavola in piazza, realizzando una sorta di sondaggio tridimensionale che prende vita trasformandosi in una strana fiction, Domini Públic e insiste con un allestimento di Insulti al pubblico di Peter Handke reintitolato Pura Coincidèntia e realizzato in assenza di attori e in presenza di molte webcam. Gli olandesi Wunderbaum, collocano in un grande centro commerciale lo smarrimento visionario di personaggi ispirati al film Dolls di Kitano con Magna Plaza; A stratificare le visioni del festival sarà il laboratorio di Fanny & Alexander H. Alfavita#2 – Immagini della realtà (Atlante) (9-18 luglio), ispirato al pensiero di Aby Warburg: artisti e testimoni saranno coinvolti nella composizione, per immagini e didascalie, di un “Atlante” del Festival.

 

Tra le presenze straniere dall’Argentina al Giappone, da Israele al Libano, dagli Stati Uniti al Sudafrica. Il regista argentino Daniel Veronese, che affronta Ibsen con una versione di Hedda Gabler dove il testo è portato alla sua sfera personale e quotidiana, alla ricerca della verità nascosta in ogni parola; e poi i giovanissimi giapponesi Fai Fai, gli israeliani Public Movement, l’argentina Tatiana Saphir, i libanesi Rabih Mroué e Lina Saneh, reduci dal successo ad Avignone, la bulgara Snejanka Mihaylova, il sudafricano Jaco Bouwer.

 

Fra gli italiani, Babilonia Teatri, Cosmesi, Teatro Sotterraneo, il gruppo torinese Portage, Silvano Voltolino, la videomaker siciliana Maria Arena, la Premio Ubu 2009 Silvia Calderoni.

 

Santarcangelo 40, dal 9 al 18 luglio. Santarcangelo di Romagna (Rn), tel. 0541-626185 www.santarcangelofestival.com

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