Sviluppo sostenibile del Sulcis

Un concorso internazionale mira al risanamento di una delle aree più povere dell'isola. Associazioni e movimenti ecclesiali presentano un progetto per creare un consultorio imprenditoriale dove si offrirà formazione e consulenza per giovani e dirigenti di imprese
Iglesias

"Un’idea per lo sviluppo sostenibile del Sulcis" è il tema del concorso internazionale bandito per cercare di dare risposte alla profonda crisi che attanaglia il sud-ovest della Sardegna. In questo contesto, la Caritas diocesana di Iglesias, il movimento Umanità nuova, l’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro, il progetto Policoro e l’associazione culturale “Essere cittadini” hanno voluto condividere le linee d’intervento per agire sinergicamente nell’ambito dei servizi all’imprenditorialità giovanile, ispirandosi a valori etici e orientandosi al bene comune sul modello della dottrina sociale della Chiesa.

Obiettivo dell’intervento della Chiesa diocesana è la creazione di un consultorio imprenditoriale, cioè un centro di supporto alla nascita e al potenziamento di piccole iniziative d’impresa organizzato secondo un’offerta diversificata di servizi. Nel Sulcis-Iglesiente, la zona più povera dell’isola, il metro per misurare l’amore cristiano è la solidarietà, l’impegno culturale e sociale, la denuncia delle ingiustizie, la fattività: una lezione della dottrina sociale applicata è la partecipazione a questo concorso internazionale voluto dal ministero per le Attività produttive, dalla Regione Sardegna, dall Provincia e dai Comuni. Nel giro di due mesi centinaia di progetti sono arrivati sul tavolo di "Invitalia" l’agenzia nazionale trazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa. Il piano strategico per far ripartire questa zona della Sardegna vale 451 milioni.

Quella dei giovani è la categoria sociale più a rischio per mancanza di prospettive e di realizzazione. I numeri della crisi del Sulcis dicono che è ripresa l’emigrazione giovanile, soprattutto di diplomati e laureati; la disoccupazione totale è quasi al 16 per cento, quella giovanile ha sfondato quota 50 per cento, mentre il polo industriale di Portovesme ha perso 1.700 operai in tre anni.

La diocesi aveva lavorato due anni per aprire un dialogo tra diversi soggetti associativi pubblicando un documento, “Per un’agenda di speranza per il Sulcis Iglesiente”, indirizzato alle nuove generazioni e alle famiglie prive di sostegno economico. I progettisti stanno lavorando ad un territorio che diventi sistema integrato di attività produttive imprenditoriali ad alto valore aggiunto. Il consultorio, parte del progetto, garantirà il servizio di formazione, con il possibile avvio di un master in management, rivolto ai dirigenti di imprese ed enti con finalità sociali e culturali, nonché a giovani laureati in discipline socio-economiche. Il master di 1600 ore è pensato per tutti coloro che vogliano dotarsi di solide basi concernenti la gestione d’impresa con una specializzazione nel campo della raccolta fondi. Previsto un laboratorio di economia civile, quasi un osservatorio privilegiato per verificare le capacità della cittadinanza di sostenere processi di creazione d’impresa e sussidiarietà, al fine di incentivare una cultura della donazione nella comunità d’appartenenza.

Verrà avviato anche un servizio di consulenza e accompagnamento alla creazione di impresa e alla gestione associata e sussidiaria di crisi societarie e aziendali. Il centro si doterà, a livello di consulenza volontaria (tre volte alla settimana), di due figure senior (un businnes planner e un commercialista) con competenze economico-finanziarie, commerciali, di marketing, di gestione d’impresa, più un addetto alla segreteria. Scopo del servizio sarà quello di svolgere una consulenza orientata allo sviluppo di competenze e capacità di management e di progettazione finalizzate prioritariamente al reperimento di fondi.

Insomma, Chiesa, associazioni e movimenti ecclesiali del Sulcis in attività per cercare di far risalire la china ad un territorio che ha voglia di rinascere dalla proprie ceneri.

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