Somalia nel terrore

300 morti nell'attentato a Mogadiscio. Si temono nuove alleanze nelle acque torbide del fondamentalismo somalo
Attentato in Somalia

Dopo mesi di relativa calma, e forse proprio per questo motivo, gli al Shabaab, i fondamentalisti islamici locali, hanno perpetrato un terribile attentato a Mogadisco, che ha provocato la morte di 240 persone e il ferimento di circa 300 uomini e donne. L’Hotel Safari è stato quasi distrutto, tante delle vittime erano clienti dell’albergo. Anche un bus con una ventina di scolari è saltato per aria, nessun superstite. L’ambasciata del Qatar è stata danneggiata. Il presidente Mohamed Abdullah Farmajo, in carica da solo nove mesi, ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.

L’attentato di sabato è il più grave degli ultimi anni. Nel 2016 un kamikaze si era lanciato contro un locale sul lungomare della capitale, provocando 19 vittime. Mentre nel 2010, nell’attacco a un altro hotel, al Shabaab aveva provocato 33 morti tra cui 4 deputati. Ci si interroga sulla escalation di terrore: si riteneva infatti che il gruppo terroristico affiliato ad al Qaeda avesse perso in operatività e in capacità di penetrare nel cuore della capitale: il suo potere sembra concentrarsi in alcune zone rurali, dove detta legge. Si temono nuove alleanze nelle acque torbide del fondamentalismo somalo.

L’Unione africana ha riaffermato il suo impegno per continuare l’opera di sostegno al governo somalo, soprattutto attraverso la sua missione militare in Somalia, che conta 22 mila uomini, in massima parte impegnati nel contrastare l’opera di al Shabaab. Francia e Turchia, ma anche Stati Uniti e Gran Bretagna (senza dimenticare la Cina che fa affari), hanno interessi militari e politici molto pronunciati nella regione, ma senza arrivare a grandi soluzioni, anche perché ognuno di questi partner sembra interessato più ai propri affari che alla pace nel Paese. Al solito, lo spirito colonizzatore non cessa di spandere i suoi nefasti miasmi e di dar fiato ai fondamentalismi islamisti, visti da gran parte della popolazione come liberazione dalle varie dominazioni straniere patite negli ultimi quattro secoli .

I più letti della settimana

Chiara D’Urbano nella APP di CN

La forte fede degli atei

Mediterraneo di fraternità

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons