Servizi online anche all’estero?

L’Unione europea definisce nuove norme che permettono la fruizione online di contenuti culturali e di intrattenimento (video on demand, streaming musicale e altri contenuti online) durante i nostri spostamenti all’interno dell'Ue

Il 7 febbraio, i negoziatori del Parlamento europeo, del Consiglio dell’Unione europea (Ue) che rappresenta gli Stati membri e della Commissione europea hanno raggiunto un accordo su un nuovo regolamento che permetterà ai cittadini europei di utilizzare liberamente i servizi e gli abbonamenti online per leggere libri, vedere film o eventi sportivi, utilizzare videogiochi o servizi musicali quando viaggiano all’interno dell’Ue, grazie alla cosiddetta portabilità transfrontaliera di tali contenuti.

Tale iniziativa rientra nella definizione di una nuova normativa sul diritto d’autore dell’Ue proposto dalla Commissione europea nella strategia per il Mercato unico digitale. Le nuove norme sulla portabilità rispondono alle nuove abitudini dei cittadini europei di fruizione di contenuti culturali e di intrattenimento. Infatti, nel 2016 il 64% degli europei ha utilizzato Internet per scaricare o utilizzare giochi, immagini, film o musica, sempre più spesso attraverso i dispositivi mobili. Da un’indagine realizzata nel 2015 è emerso che un europeo su tre vuole la portabilità transfrontaliera, una possibilità ritenuta ancora più importante dai giovani: difatti, la metà delle persone di età compresa tra i 15 e i 39 anni ritiene cruciali la portabilità e l’accesso al servizio cui è abbonata quando si sposta in Europa.

Nel dicembre 2015 la Commissione europea aveva proposto un regolamento per ampliare l’accesso ai contenuti online per i viaggiatori nell’Ue, nel lambito della strategia per il Mercato unico digitale, completata nel settembre 2016 da nuove norme sul diritto d’autore nell’Ue al fine di ampliare la diversità culturale in Europa e i contenuti disponibili online. Il nuovo regolamento sulla portabilità transfrontaliera dei contenuti online riguarda le piattaforme di video on demand (come Netflix, HBO Go, Amazon Prime, Mubi, Chili TV), i servizi di TV online (come Viasat Viaplay, Sky Now TV, Voyo), i servizi di streaming musicale (Spotify, Deezer, Google Music) e i negozi online di giochi (Steam, Origin).

Le nuove norme permetteranno ai consumatori di accedere ai servizi di contenuti online quando si spostano all’interno dell’Ue nello stesso modo in cui vi accedono da casa. Ad esempio, se si possiede un abbonamento ai servizi online di Netflix per guardare film e serie tv, o quelli di Spotify per ascoltare musica, il cittadino italiano sarà in grado di accedere a quegli stessi contenuti disponibili in Italia anche quando va in vacanza in Croazia o quando si reca in Danimarca per un viaggio di lavoro. Per fare questo, i fornitori di servizi di contenuti online verificheranno il Paese di residenza dell’abbonato tramite strumenti quali i dati di pagamento, l’esistenza di un contratto Internet o l’indirizzo IP. Tutti i fornitori che offrono servizi di contenuti online a pagamento saranno tenuti a rispettare le nuove norme mentre i fornitori di servizi gratuiti, come la Rai, potranno decidere se offrire la portabilità ai propri abbonati.

Andrus Ansip, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per il Mercato unico digitale, ritiene che l’accordo, raggiunto solo una settimana dopo quello sulle tariffe di roaming all’ingrosso, «porterà benefici concreti ai cittadini europei che potranno usare in tutta Europa l’abbonamento che hanno sottoscritto nel Paese d’origine per guardare gli eventi sportivi preferiti, le serie che più amano e ascoltare la musica che prediligono. Si tratta di un nuovo importante passo verso l’eliminazione degli ostacoli nel mercato unico digitale. […] Sono ora necessari accordi sulle nostre altre proposte per modernizzare la normativa dell’Ue sui diritti d’autore e garantire un più ampio accesso transfrontaliero ai contenuti creativi. Confido nel Parlamento europeo e negli Stati membri per raggiungere questo traguardo».

Tibor Navracsics, commissario europeo responsabile per l’Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport, ha affermato che «le persone non vedono l’ora di poter fruire di contenuti culturali in qualsiasi momento e le tecnologie digitali offrono nuove opportunità per farlo. L’accordo […] apre nuove possibilità ai cittadini tutelando, al tempo stesso, gli autori e gli investimenti nella produzione di contenuti culturali o sportivi. Questa soluzione equilibrata è un segnale incoraggiante per gli sforzi profusi al fine di creare un mercato unico digitale che offra nuove opportunità agli autori e ai consumatori».

Il testo concordato dovrà essere formalmente approvato dal Consiglio dell’Ue e dal Parlamento europeo. Una volta adottato, il regolamento sarà applicabile in tutti gli Stati membri dell’Ue entro l’inizio del 2018 poiché il regolamento concede ai fornitori e ai titolari dei diritti un periodo di 9 mesi per prepararsi all’applicazione delle nuove norme. La possibilità di avere accesso a servizi di contenuti online quando si viaggia sarà ancora più importante a partire dal 15 giugno 2017 quando, con l’entrata in vigore delle nuove norme sul roaming, gli utenti che si spostano in un altro Stato membro dell’Ue pagheranno la tariffa nazionale per utilizzare, purché in modo ragionevole, la rete mobile, indipendentemente dallo Stato membro nel quale si trovano.

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