Sai come usa i tuoi soldi una banca?

Non sempre gli investimenti degli istituti di credito italiani sono chiari. Il 15 marzo l’associazione Economia e Felicità lancia il Bank Mob, un'azione collettiva per spostare il proprio conto su quelle  banche che rifiutano di finanziare speculazioni, sfuttamento, armi. Oggi, a Roma, un appuntamento ne spiega il perché
Bank Mob di Economia e felicità

Siamo ormai abituati all’idea che la banca che abbiamo scelto sia solo un deposito per i nostri soldi. Una scatola chiusa in cui mettere i nostri stipendi o i nostri risparmi che al sicuro maturano interessi (quando ancora gli interessi ci venivano erogati). Raramente ci siamo preoccupati che fine facesse quel denaro prima di tornare nelle nostre tasche con un prelievo bancomat o altro, ma c’è un fatto che non possiamo più ignorare: i nostri risparmi non sono necessariamente al sicuro e non sono utilizzati per ciò che normalmente riteniamo giusto.

Gran parte delle banche talvolta eroga credito a grossi gruppi già indebitati, i cui amministratori delegati siedono spesso negli organi direttivi delle banche stesse: in pratica prestano i nostri soldi a loro stessi. Il risultato è che le piccole e medie imprese italiane, che concorrono al nostro Pil ben più di poche grandi aziende, ricevono sempre meno denaro per investire o per sopravvivere. Il rischio che i nostri soldi non generino valore aumenta se concentrato su pochi grossi gruppi e non spalmato su tanti piccoli investimenti diversificati.

Le banche spesso decidono di investire, senza chiederci il permesso, in titoli ad alto rischio mascherati da investimenti sicuri, ma con la convinzione che se anche crollassero e perdessero i soldi, l'impatto sarebbe talmente fragoroso da costringere gli Stati a intervenire con soldi… sempre nostri.

Se un amico ci chiedesse un prestito per andare a giocare al casinò, ci mostreremmo riluttanti e sinceramente preoccupati per il pericolo che corre. Stranamente non mostriamo la stessa cura per la banca che con i nostri soldi investe in titoli ad alto rischio senza alcun riguardo per la sicurezza dei suoi clienti!

Se una persona ci chiedesse del denaro ci interesseremmo della sua destinazione e ci indigneremmo se servisse per la realizzazione di progetti criminosi e immorali; ma siamo distratti e indifferenti se la nostra banca investe i nostri risparmi nelle industrie di armi e mine anti-uomo, in fabbriche altamente inquinanti che deturpano il nostro stesso territorio e minacciano la salute dei nostri cari o in debiti di Paesi nei quali non vivremmo neanche sotto minaccia! Cosa ci impedisce di compiere una scelta diversa?

Con l’azione Bank Mob vogliamo mandare un messaggio alle banche: pretendiamo trasparenza e correttezza, pretendiamo che aziende virtuose crescano grazie ai nostri soldi e pretendiamo che questi istituti ritornino alla loro funzione sociale, fondamento di una finanza corretta e utile. Il 6 Febbraio abbiamo organizzato a Roma un evento nel quale approfondiremo questi temi e lanceremo la nostra iniziativa di mobilitazione positiva sulle banche: con il Bank Mob del prossimo 15 Marzo proponiamo una giornata di festa nel giorno in cui, come gruppo di cittadini, sposteremo i nostri conti o ne apriremo di nuovi in una banca che ci informi sulla destinazione del nostro denaro e ci garantisca la sicurezza richiesta da una banca di credito che contribuisca allo sviluppo di un’economia migliore, selezionando le aziende e le persone che riceveranno i nostri risparmi.

http://www.economiafelicita.it/bank-mob/

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