Comune missione di tutti i battezzati: il numero 23 di Ekklesía rilancia con forza il senso della vocazione cristiana come chiamata universale all’impegno e alla corresponsabilità nella Chiesa. In un tempo segnato da polarizzazioni e spaesamento, questa edizione offre strumenti per costruire speranza, comunione e apertura, a partire dall’identità battesimale di ogni credente.
L’editoriale di Hubertus Blaumeiser propone una rilettura profetica del Concilio Vaticano II, ponendo al centro la dignità e il compito di tutti i fedeli. Nella sezione Focus si segnalano l’intervento di Papa Francesco, che invita a diventare “pellegrini di speranza e costruttori di pace”, e il contributo di Jesús Morán sull’apporto dei carismi laicali a una Chiesa sinodale e missionaria. Si riflette inoltre sul valore ecumenico del battesimo e sul sacerdozio – ministeriale e comune – come espressione della vocazione di tutti.
La sezione Testimoni raccoglie voci e storie provenienti da contesti diversi, animate dallo stesso spirito evangelico. Silvia Piasentini racconta il cammino coraggioso di Mama Antula, prima santa argentina. Tra le testimonianze più vive spiccano l’impegno nelle periferie di Roma, l’ecologia integrale nelle Filippine, l’incontro con le comunità nere di Harlem, fino alla figura luminosa di Edith Stein, riletta da Giulia Iotti e Roberto Ruini.
Chiude il numero la sezione Chiesa universale, con approfondimenti sul cammino sinodale globale. Adriana Masotti traccia un bilancio dei lavori, mentre Blaumeiser raccoglie le riflessioni dei parroci in ascolto del popolo di Dio. Da segnalare anche l’analisi di Andrew G. Recepcion sul significato profondo della comunione e l’intervento di Enno Dijkema sul dialogo ecumenico nel Global Christian Forum.
Ekklesía si conferma, anche in questo numero, come spazio di dialogo tra pensiero teologico, attualità ecclesiale e vita vissuta, capace di offrire strumenti di formazione e ispirazione per una Chiesa in uscita, aperta e plurale. Buona lettura!
