Ritorna il Rischiatutto

Oggi e domani torna in tv il più famoso gioco a quiz della storia della tv italiana. Conduce Fabio Fazio. Saprà essere all’altezza di Mike Bongiorno?
Mike Bongiorno e Fabio Fazio

«Allegriaaa!». «Colpo di scenaaa!». «Rischiooo!». Sono parole di Mike Bongiorno entrate nella memoria popolare e diventate simbolo di un gioco a quiz, Rischiatutto, diventato rituale collettivo. La generazione dei millennials, nati dopo il 1980, non ha memoria della trasmissione, andata in onda dal 1970 fino al 1974. Il bianco e nero della tv analogica sembra così lontano da sbiadire ogni ricordo.

 

Eppure Rischiatutto è storia della televisione, di quell’intrattenimento che avrebbe informato successivamente quasi ogni aspetto della comunicazione televisiva attuale, anche l’informazione. Giovedì 21 e venerdì 22 aprile, su Raiuno alle 21 e 20, andrà in onda, con un’operazione nostalgia che dovrebbe andare bene in termini di ascolti per il target âgée dell’ammiraglia Rai. Fabio Fazio ha accettato la sfida di condurre il programma anche «se non c’è più nessuno al mondo ‒ ha dichiarato a Sorrisi e canzoni tv ‒ che metta un quiz in prima serata». Il meccanismo è semplice. Una domanda e tre concorrenti. Il primo che risponde esattamente vince. Non ci sono risposte multiple come succede per gli odierni quiz, ma persino in alcuni test scolastici, come gli Invalsi.

 

È un format che afferma il principio che chi sa vince. Non c’è causalità, non ci sono aiuti. Vale solo la cultura generale su argomenti a cui ci si è appassionati. L’unico segno di discontinuità rispetto al passato è l’introduzione della «materia vivente»: i concorrenti dovranno rispondere a domande su un ospite famoso presente in studio. Il personaggio, specchietto per le allodole, che serve per attirare audience. Il primo sarà Alberto Tomba.

 

I segni del passato saranno riscontrabili anche nella scenografia, ricostruita perfettamente come l’originale, nella presenza di ex campioni come Giuliana Longari, Andrea Fabbricatore, Maria Luisa Migliari e dello storico «signor no», Ludovico Pellegrini.

 

Difficilmente imitabile sarà Mike Bongiorno che esordì in un gioco a quiz nel 1955 con Lascia o raddoppia?. Fu lui stesso a convincere i dirigenti Rai ad andare negli Stati Uniti a vedere un programma della Cbs chiamato The $64.000 Question, un gioco a premi che permetteva di vincere fino a 64 mila dollari. Del tutto scettici i nostri partirono e tornarono entusiasti perché il programma funzionava. Il debutto in Italia avvenne il 19 novembre del 1955, la prima puntata ufficiale una settimana dopo. L’interesse della gente fu immediato e Lascia o raddoppia? aprì la via italiana ai giochi a quiz in tv. Fino al quiz più importante della storia della televisione italiana. Il Rischiatutto che debuttò il 5 febbraio del 1970.

 

«Il Rischiatutto ‒ racconta Bongiorno nel suo libro La versione di Mike ‒ è stato il mio quiz più maturo, il frutto di tanti anni di esperienza televisiva e di comprensione del mondo dello spettacolo e venne costruito curando minuziosamente ogni dettaglio attraverso un lungo periodo di ricerca».

 

Vedremo se le prime due puntate di lancio saranno all’altezza. Dal 13 ottobre 10 puntate in prima serata scandiranno le nostre settimane.

I più letti della settimana

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons