Piccole, ma potenti

Sanità, trasporti, economia: le nuove chiavi di accesso ai servizi in Rete sono le Smart Card. Intervista a Giovanni Brogiolo.
Smart card

Le “carte intelligenti”(smart card) sono tesserini di plastica con microcomputer a bordo che si stanno diffondendo sempre più nel nostro Paese. Ne parliamo con un esperto, Giovanni Brogiolo, della società Ghirlanda, che ha appena vinto la gara per la fornitura alla regione Toscana.

 

Ognuno di noi ha ormai il portafoglio pieno di “carte intelligenti”.

«Sì, le vecchie carte con banda magnetica vengono gradualmente sostituite con carte che hanno un quadratino dorato, il microcomputer, che le rende molto più sicure. Per esempio, per quanto riguarda le carte bancarie, di credito o di pagamento, il piano di migrazione iniziato dieci anni fa è ormai quasi completato».

 

Per i trasporti invece…

«Questo tipo di carta è molto semplice da ricaricare (con l’abbonamento mensile o annuale) e da utilizzare: se la carta funziona bene, non la devi neppure estrarre dal portafoglio o dalla borsetta, basta appoggiare questi ultimi al lettore e il tornello della metro si apre».

 

Quali vantaggi mi dà la carta intelligente?

«Poter fare direttamente da casa molte operazioni, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Per esempio, l’accesso al portale dell’Agenzia delle entrate per la presentazione della dichiarazione dei redditi può avvenire con parole chiave oppure tramite una Carta nazionale dei servizi (Cns)».

 

Cos’è la Cns?

«Tutti in Italia abbiamo in tasca la Tessera sanitaria, che presentiamo in farmacia quando acquistiamo una medicina. Gli abitanti di alcune regioni, però, hanno sulla carta un bottoncino dorato, il microcomputer, che la rende in grado di memorizzare dati e accedere ai servizi in Rete. In questo caso la carta, oltre che Tessera sanitaria, è anche una Cns».

 

Chi ha già la Cns?

«Gli abitanti di Lombardia (che è stata la prima ad emetterla), Friuli, Sicilia e, a breve, Toscana. Quando il cittadino utilizza questo strumento, viene riconosciuto in maniera sicura dall’amministrazione, per cui la Cns è una chiave di accesso ai servizi regionali o nazionali disponibili in Internet».

 

Però non tutti i cittadini, pur avendo la Cns, hanno gli stessi servizi.

«Ci sono già servizi funzionanti a livello nazionale, quindi per tutti i possessori di Cns/Tessera sanitaria. Per quanto riguarda invece i servizi regionali, c’è chi ne ha messi molti a disposizione, come la Lombardia, altre regioni invece sono più indietro».

 

Facciamo un esempio…

«Se vivo in Lombardia, da casa posso collegare al computer un piccolo lettore, inserire la carta e accedere in modalità sicura ai dati in Rete, per esempio alla mia cartella clinica. In Italia, tra l’altro, in questo campo siamo all’avanguardia: progetti di queste dimensioni non solo in Europa, ma nel mondo, non ce ne sono molti».

 

Un altro esempio?

«Per motivi di sicurezza queste carte hanno una scadenza e vengono sostituite dopo alcuni anni. Sempre in Lombardia, regione all’avanguardia in questo campo, la seconda generazione delle Cns, in distribuzione in questi mesi, consentirà al cittadino di viaggiare su tutta la rete regionale con un unico titolo di viaggio, indipendentemente dal gestore della tratta che sta utilizzando. La fase sperimentale è appena iniziata: con una sola carta si salirà sui treni delle Ferrovie Nord o sulla metropolitana o sulle vetture di Trenitalia. Lo strumento c’è, poi naturalmente serve che amministrazioni e gestori si mettano d’accordo».

 

Ci sono altre regioni previste a breve?

«Forse la Sardegna, Trento e Bolzano».

 

In futuro ci saranno ancora le carte intelligenti o farà tutto il cellulare?

«Micropagamenti e identificazione, per aprire ad esempio una porta, si possono sicuramente fare con il cellulare, ma penso che ogni oggetto svolga al meglio il compito per il quale nasce. Tra l’altro la carta plastica può essere anche un oggetto di marketing, per veicolare l’immagine del committente: basta pensare alla grafica che si può mettere sulla superficie».

 

Ci sono problemi di privacy?

«I dati memorizzati nel chip sono protetti da un sistema di sicurezza come quello di un computer».

 

E per i tifosi?

«Le carte intelligenti vengono ormai usate per entrare allo stadio, in quanto ogni tifoso deve essere identificato. Alcune squadre di serie A hanno già iniziato la distribuzione, ma entro l’anno prossimo tutte si dovranno adeguare, per legge, altrimenti allo stadio non si entrerà più».

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