“Pacchetto Caritas”

Intervista a don Salvatore Ferdinandi sulla nuova iniziativa congiunta con Città Nuova. La condivisione è un elemento necessario nel più piccolo nucleo sociale quale la famiglia come nell'intera società. Ancor più dopo i fatti di Milano.
Condivisione
Una sintonia di vedute ha permesso da due anni a Caritas Italiana e Città Nuova editrice di collaborare ai “Pacchetti Caritas” dell’Avvento e della Quaresima, pensati apposta per le famiglie. Per questa Pasqua 2010 il tema scelto è stato quello della condivisione. Il progetto è stato seguito in tutte le sue fasi da don Salvatore Ferdinandi, responsabile del servizio promozione Caritas. Anche gli scontri sono un problema che ci richiama a impegnarci seriamente nella società e in famiglia. Una questione più che mai di condivisione.

 

Quali sono gli obiettivi di questo pacchetto "Condivisione" della Caritas Italiana e dell’editrice Città Nuova?

 

«L’obiettivo di questo progetto è stato proprio quello di far vivere con maggiore intensità l’anno liturgico con dei propositi che arrivino alla comunità nel suo insieme. L’iniziativa è pensata innanzitutto per la famiglia. C’è un opuscolo, incentrato sulla liturgia e sulle riflessioni sulla condivisione, che ha proprio l’obiettivo di educare il nucleo familiare. Sempre nello stesso opuscolo ampio è lo spazio riservato alla preghiera perchè veramente possa aiutare a creare uno stile di vita. Gli altri destinatari del pacchetto Quaresima-Paqua 2010 sono i bambini delle scuole elementari, augurandoci che il “pacchetto” possa essere accolto anche nel catechismo. C’è un fascicolo fatto di parole e immagini che cerca di rendere concreto il messaggio della condivisione e che serve a coinvolgere i ragazzi. Al suo interno c’è il “Cubo della preghiera” per invitare nei momenti del pranzo e della cena alla preghiera di gratitudine. Vi è poi un salvadanaio che cerca di educare alla rinuncia e alla condivisione ed infine un poster con un messaggio che può essere utilizzato in parrocchia ».

 

Caritas Italiana  e Città Nuova, com’è nata questa collaborazione?

 

«La Caritas da anni realizza questi “pacchetti”, ma li distribuiva per le parrocchie. La rete era limitata. Proprio per andare incontro a questa esigenza, è iniziata la collaborazione con Città Nuova editrice con la quale abbiamo una sintonia di vedute. Questi “pacchetti” oggi sono visibili nelle librerie e sono diventati perciò maggiormente accessibili, però vengono comunque mandate delle copie alle Caritas diocesane ».

 

E sui fatti di Milano, cosa ci può dire?

 

«Innanzitutto occorre evitare questa ghettizzazione, naturalmente sia a livello singolo che culturale. La presenza di altre popolazioni nel territorio italiano ormai è un dato di fatto, epocale se vogliamo. Non serve alcun atteggiamento di “esclusiva” difesa della nostra cultura. Non c’è un’attenta azione di educazione alle regole ed un reale apprezzamento culturale delle diversità. Quanto accaduto a Milano mi è sembrato un fatto più accidentale rispetto a quanto è avvenuto a Rosarno. Il problema però è che manca una vera integrazione di fronte a queste presenze ormai di fatto di altri popoli nel suolo italiano. La diversità non va intesa in senso negativo, mai, ma va accolta ed educata ».

 

 

Per visualizzare il Pacchetto Caritas, clicca qui.

 

 

 

 

 

 

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