Nel rugby c’è anche l’Italia, please

Marcia indietro dei giornali inglesi: gli italiani non sono indegni di partecipare al mitico torneo 6 Nazioni. Quest’anno il cucchiaio se lo prende qualcun altro… Anche l’Italia femminile batte la Scozia
Rugby

“Scusate, ci siamo sbagliati, meritate il Sei Nazioni”: il titolo a lettere cubitali rimbalzato nel fine settimana di ieri direttamente da oltre Manica appare uno dei successi più significativi dell’Italia del rugby. Si tratta di una memorabile marcia indietro alla quale i giornali britannici sono stati costretti dopo lo storico successo dello scorso Sabato 28 a Murrayfield, con cui gli azzurri hanno regolato i padroni di casa della Scozia per 19-22.

L “I’m so sorry” inorgoglisce l’Italrugby dopo le bordate dei media britannici, che avevano messo in dubbio la legittimità della partecipazione dell'Italia al mitico “6 Nazioni”, il più importante torneo internazionale di rugby dell'emisfero settentrionale. Nato come Home Championship nel 1883 tra le quattro nazionali delle Isole britanniche (Galles, Inghilterra, Irlanda, che gareggia unita, e Scozia), divenne Cinque Nazioni nel 1910 con l'ingresso della Francia e infine l’attuale torneo con l’ammissione dell'Italia nel 2000. Il torneo prevede una durata di sette fine settimana (5 giocati e 2 di riposo) solitamente a febbraio e marzo: ogni squadra gioca contro ogni altra un solo incontro, con il vantaggio di giocare in casa di anno in anno: due punti sono assegnati per ogni vittoria, uno per il pareggio.

I media britannici, forti delle pesantissime sconfitte rimediate dai nostri il 7 Febbraio, Italia-Irlanda 3-26 allo Stadio Olimpico, e il 14 Febbraio, Inghilterra-Italia 47–17 al Twickenham Stadium, avevano addirittura già dato pressoché per scontato il “cucchiaio di legno”, ossia l’ultima piazza in classifica. Devono invece fare i conti con la seconda vittoria esterna dell’Italia nella storia del Sei Nazioni.

Quella degli azzurri è stata una vittoria cercata con ogni fibra psicofisica, fino all’ultimo respiro: negli ultimi 6 minuti l’Italia ha tenuto la Scozia nei suoi ultimi 22 metri, fino a sfondare in meta tecnica, con coraggiose mischie. Un cielo che i meteorologi scozzesi usano apostrofare “nice” e noi italiani ameno “nuvoloso”, appare così azzurro alla fine, dopo un inizio gara quasi scioccante che aveva visto gli scozzesi allungare sul 10-0.

“L'Italia indegna di un posto? Che concetto ridicolo: per il suo coraggio e la determinazione, un premio all'abilità collettiva, una vittoria conquistata dagli avanti che sono il vero cuore e anima della squadra” ha scritto “The Guardian”, parlando di “risposta perfetta, secondo i tifosi italiani in delirio, che fanno dell’Italia i perfetti compagni di viaggio nel vecchio Torneo”. “Six Nations shock” è invece la parziale retromarcia dei giornali di Scozia, ora vera probabile destinataria dello scongiurato “cucchiaio di legno”.

Anche l’Italia femminile batte la Scozia a Cumberlauld, nei pressi di Glasgow: le ragazze di Andrea Di Giandomenico travolgono le avversarie per 31-8 e la festa appare così completa. Lontano da colori e musiche di festa, il ct Jacques Brunel assapora il successo: “Abbiamo dimostrato volontà in tutta la partita di sfidare questi scozzesi, in maul, mischia, nel gioco, sul movimento. Anche se per tanti ragazzi era la prima volta non si è visto troppo. Già con Irlanda e Inghilterra abbiamo messo in campo momenti interessanti nel gioco. Ma non avevamo avuto mai la capacità di metterli insieme".

Commosso alla fine capitan Parisse: “Abbiamo dato tutto e bisogna dire le cose come stanno: oggi eravamo in 23 da soli in campo, nessuno pensava che potevamo vincere, neanche il nostro staff e le nostre famiglie. Quindi chapeau. Sono fiero e orgoglioso dei ragazzi. Questa vittoria ci fa molto bene perchè prima di questa partita si sentivano molte cose sulla nostra squadra, il cucchiaio di legno, il ranking. Alla fine, quando abbiamo fatto il giro del campo abbiamo visto tanti italiani. Ci ha fatto molto piacere, per questo ringrazio i tanti italiani visti qui e quelli che ci hanno seguiti in tv".

Prossimi appuntamenti all’Olimpico di Roma, il 15 per Italia-Francia e il 21 per Italia-Galles: se non altro, per smentire ancora chi sottovaluta determinazione e orgoglio azzurro. In due settimane Brunel spera di recuperare alcuni infortunati, tra i quali un baluardo come Castrogiovanni, per insidiare i suoi connazionali all'Olimpico.

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