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Il mondo in preghiera per l’Ucraina

di Miriam Iovino

Papa Francesco aveva proclamato, per il 2 marzo, giorno di inizio della Quaresima, una giornata di digiuno e preghiera per la pace.

Una giornata di digiuno per la pace in Ucraina: l’aveva chiesta papa Francesco a tutti gli abitanti della Terra per il 2 marzo, giorno di inizio della Quaresima. Ai cristiani, poi, aveva chiesto anche di pregare e i fedeli di tutto il mondo hanno risposto numerosi al suo appello, chiedendo che in Ucraina cessi la guerra. Nella basilica di san Pietro il segretario di Stato vaticano, il cardinale Parolin, ha letto l’omelia del papa. “Se la preghiera, la carità e il digiuno devono maturare nel segreto – ha scritto il santo padre – non sono segreti i loro effetti. Preghiera, carità e digiuno non sono medicine solo per noi, ma per tutti, perché possono cambiare la storia. Prima di tutto perché chi ne prova gli effetti, quasi senza accorgersene, li trasmette anche agli altri; e soprattutto perché la preghiera, la carità e il digiuno sono le vie principali che permettono a Dio di intervenire nella vita nostra e del mondo. Sono le armi dello Spirito, ed è con esse che, in questa giornata di preghiera e di digiuno per l’Ucraina, imploriamo da Dio quella pace che gli uomini da soli non riescono a raggiungere e a costruire”.

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