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Che settimana! – 12 marzo

di Filippo Campo Antico

Tutta la settimana in cinque minuti. Si propone uno strumento utile per mantenersi informati. Ovunque siate potete mettervi le cuffiette e ascoltare questo podcast che sintetizza per voi l’attualità degli ultimi cinque giorni.

1. Guinea equatoriale. Sale ad oltre 100 morti e 600 feriti il bilancio dell’esplosione di domenica pomeriggio nella capitale economica del Paese, Bata. Secondo il presidente Teodoro Obiang Nguema, le esplosioni sarebbero state causate dalla gestione negligente dei depositi di dinamite ed esplosivi accumulati in una base militare. Stando alle parole del Presidente, la base militare avrebbe preso fuoco dopo che alcuni contadini avevano bruciato i terreni agricoli vicini per disboscarli. La maggior parte degli edifici della città sono stati danneggiati.

2. Myanmar. I vertici militari hanno accusato la leader deposta Aung San Suu Kyi, senza fornire prove, di aver accettato una tangente di 600 mila dollari e undici chili d’oro. Altri sette manifestanti, uccisi nelle manifestazioni di ieri, si aggiungono alla conta dei morti. Dal primo febbraio, data del colpo di Stato da parte della giunta militare, le vittime sono state oltre 50. Sono stati chiusi nel Paese negozi, banche e fabbriche. La polizia ha occupato gli ospedali e la sede di un’agenzia di stampa a Yangon.

Per approfondire questa notizia vi invitiamo a leggere l’articolo: “Myanmar, la rivoluzione 22222”; “Myanmar: una situazione davvero difficile

3. Chiesa. Si è concluso lunedì il viaggio apostolico di papa Francesco in Iraq. Un’occasione per portare un messaggio di pace a un popolo che ha sofferto la ferocia dello Stato islamico e per fare un passo avanti lungo il cammino del dialogo interreligioso. Il pontefice ha infatti incontrato l’Ayattolah Al-Sistani, massima autorità sciita del Paese. «Adesso dovrò andare in Ungheria alla Messa finale del Congresso eucaristico», ha detto papa Francesco ai giornalisti sul volo di ritorno dall’Iraq. I vescovi ungheresi hanno appreso con grande gioia la notizia.

Per approfondire questa notizia vi invitiamo a leggere gli articoli: “Iraq, Bergoglio da un popolo martire”; Papa Francesco: ‘Chi vende oggi le armi ai terroristi?’”; “La geopolitica coraggiosa di Papa Francesco”; “Iraq, un passo in avanti verso la fratellanza umana”; “Francesco e i leader religiosi sotto la stessa tenda”; “Francesco e la sfida per l’Iraq

4. Europa. L’Ema ha dato il via libera al vaccino monodose Johnson & Johnson e ne ha confermato l’efficacia al 67 per cento. L’Islanda, la Danimarca e la Norvegia hanno sospeso, in via precauzionale, l’utilizzo del vaccino AstraZeneca, dopo una morte sospetta. Anche l’Agenzia italiana del farmaco ha bloccato, sempre in via precauzionale, l’utilizzo di un lotto di fiale AstraZeneca, dopo tre morti in Sicilia. Ma la stessa Agenzia ha sottolineato come per il momento si evidenzia «solo una relazione temporale e non casuale» tra vaccino e decesso.

5. Governo. Il nuovo piano vaccini prevede vaccinazioni di massa sui luoghi di lavoro, secondo le prime indiscrezioni. Una volta finito il turno degli ultraottantenni e dei docenti, si passerà ai soggetti fragili. Intanto arriva l’annuncio che tre aziende italiane realizzeranno lo Sputnik. L’Italia diventa il primo Paese europeo a produrre il vaccino russo. Il ministero della Salute ha approvato la somministrazione del vaccino AstraZeneca anche agli over65, ad eccezione dei soggetti con particolari patologie.

Per approfondire questa notizia vi invitiamo a leggere gli articoli: “Governo Draghi, un programma di lungo termine” e “Draghi, avviare una nuova ricostruzione per l’Italia

6. Il principe William ha reagito alle accuse del fratello Harry e della cognata Megan Markle e ha assicurato che la famiglia reale «non è affatto razzista». Le polemiche sono seguite dopo l’intervista a Oprah Winfrey alla Cbs, in cui, tra le altre cose, la coppia ha denunciato atteggiamenti razzisti a corte. In una nota firmata dalla regina Elisabetta si legge che la Corona ha preso atto delle sofferenze dei due e si impegna a prendere molto sul serio ogni sospetto di razzismo.

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