Messico, ricominciare dalla Trinità

Tre giorni sulla Trinità come modello dei rapporti interpersonali. Un incontro ecclesiale promosso dal Movimento dei Focolari 
Incontro ecclesiale Messico 2011

Da cosa dipende il carattere ecclesiale di una comunità religiosa? Chi può trasformare un presbiterio in una comunità di fratelli? Dove trovare la fonte della integrità umano-divina del sacerdote? Dove trovare la luce e la forza per vivere constantemente nell’amore?

Queste e altre domande sono state al centro della tre giorni ecclesiale che ha visto la partecipazione di circa 130 sacerdoti, religiosi, religiose, seminaristi e anche alcuni vescovi, tra cui il nunzio apostolico e che si è svolta nella cittadella El Diamante.

Partiti dalla realtà della Chiesa-comunione ad immagine della Trinità, abbiamo colto la necessità di una spiritualità di comunione che permetta di farne l’esperienza, oltre alla necessità di partire dalla mistica trinitaria per arrivare ad una teologia e antropologia trinitaria.

In questa luce abbiamo compreso le sfide della Chiesa di oggi non soltanto come manifestazioni di una crisi evidente, ma anche come una opportunità per ricominciare dall’amore incondizionato ai fratelli fino a dare la vita, con tutte le sfumature dell’arte di amare, dell’amore a Gesù Abbandonato, dell’esperienza della presenza di Gesù «in mezzo»a noi, che riempiono di significato la sequela di Gesù.

Il cielo della vita consacrata e sacerdotale si è così riempito per tutti di un azzurro limpido che annunzia il tempo del Risorto nella vita di ciascuno e di Lui in mezzo a fratelli che si amano con la carità di Cristo.  

«Ho scoperto il vero cammino che devo seguire come cristiana e come consacrata: vivere questo amore che Cristo ci ha mostrato con il su esempio». 

«Mi ha impressionato il fatto che la filosofia, la teologia e la spiritualità fossero tutte centrate nell’amore».

«Tutto si basa sulla persona di Gesù. La chiave per capire come rapportarci nelle nostre comunità è la persona di Gesù. E da questo, tutto viene de conseguenza».

«La spiritualità di comunione mi ha donato una visione nuova della Chiesa: non mi realizzo da solo, ma in comunità».

«Ho incontrato la risposta a una esigenza di unità che mi portavo dentro. Dio si è reso presente per me in questi giorni, e voglio continuare su questa strada».

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