Memoria, India, e-book

Al via il 23° Salone del Libro di Torino. Primo reportage da un'iniziativa di successo.
Salone libro Torino 2010

Più di 1400 espositori e 1500 eventi. I numeri sembrano già ammiccare al successo. Si affida alla memoria questa edizione del Salone, intitolato proprio: “La memoria, svelata.”. E ci porta nella dirompente India, paese ospite.

 

Il Salone si inaugura con due buoni dati: 1) cresce il numero dei lettori (l’Istat mostra che in Italia nel 2009 si è superata la soglia di 25milioni di persone con più di 6 anni che leggono almeno un libro l’anno); 2) cresce il mercato per il settore librario (3,7% in più nei primi 3 mesi e mezzo del 2010 rispetto al corrispondente periodo del 2009). In vari stand ci si interroga: l’e-book è amato o non amato dagli italiani? Alcuni giurano di sì, ma molti sono ancora perplessi. Se ne parla molto qui: si vedrà.

 

L’India oggi ha aperto le danze con Sudhir Kakar, uno dei più noti scrittori e saggisti indiani. Ha parlato della sua terra nella quale più di 1 miliardo di esseri umani – divisi tra induisti, musulmani, sikh, cristiani, giainisti…, da 14 idiomi principali, da svariate identità regionali e linguistiche, e da un rigido sistema di caste – dimostrano la possibilità dell’esistenza di un’identità, di un reale «spirito dell’India», nonostante l’apparente molteplicità. Affermava già il Primo ministro indiano Nehru, che esiste «uno spirito peculiare dell’India, che rimane impresso in tutti i suoi figli, per quanto grandi siano le diversità esistenti tra loro».

 

E il tema della memoria aleggia su tutti i discorsi e le tavole rotonde: proprio quando, grazie alle nuove tecnologie, possiamo disporre di sterminate banche dati, ci accorgiamo che non sappiamo più tenere a memoria una storia da raccontare in una serata intima tra amici, o ai bambini; che non sappiamo più ricordare una poesia da recitare in un momento speciale; ci accorgiamo che il rapporto con il passato è diventato quanto mai distratto. Il Salone diventa un’occasione buona per riflettere sul valore alla memoria: sia essa di numeri, di date, di storie o di gusti.

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