Maradona in positivo

Un grande talento nello sport, una vita perduta. Oggi guida la nazionale argentina. Su “Ciudad nueva”, la “Città nuova” dell'Argentina.
Maradona in positivo

Diego Armando Maradona inizia la sua carriera con i “Los Cebollitas”, la formazione giovanile dell’Argentinos Juniors e, in poco tempo, diventa “il Diego della gente”, il campione del popolo. Frutto di un talento ineguagliabile, raggiunge presto la massima gloria, scoprendo l’altra faccia del successo, quella peggiore. Una vita condotta senza controllo lo ha messo spesso “ fuori gioco”, anche se un “buon arbitro” gli ha dato un’altra opportunità, una volta per tutte, recuperando il senso della sua vita. L’opportunità di cambiar vita gli è stata data diventando l’allenatore della nazionale Argentina. Sebbene il calendario internazionale non gli permette di trascorrer molto tempo con i giocatori, senza dubbio gli piace questo nuovo impegno ed ogni volta che svolge questo compito scopriamo il suo lato migliore. È trascinato dall’entusiasmo, dalla gioia; nelle immagini che appaiono sui mezzi di comunicazione si nota la sua intensa passione per la maglia bianca e celeste della nazionale Argentina. Anche se i risultati non sono esaltanti, ha perso in casa, recentemente, contro il Brasile, i vertici della federazione che lo hanno scelto, lo sostengono con convinzione.

Molti anche i conflitti e le discussioni emersi nell’ultimo anno con Sergio Batiste, Carlos Bilardo, Juan Roman Riquelme, Oscar Ruggeri e Julio Grondona, alcuni di questi ben conosciuti anche in Italia, che niente hanno a che fare con gli obiettivi della nazionale. Accuse e intolleranza che soffiano sul fuoco della discordia in un momento chiave per l’incerto cammino della qualificazione ai mondiali del 2010 in Sudafrica. «L’illusione di esser in grado di poter allenare la nazionale l’ho sempre avuta, ma non con le forze che ho oggi» – ha dichiarato Maradona – un mese dopo aver accettato l’incarico. Eppure è questa la grande opportunità che la vita gli ha dato per reinventarsi. Ed essere se stesso. I giocatori gli credono e lo seguono. Sembra essere l’unico in grado di trasmettere a dei ricchi milionari un’autentica passione per la nazionale. Si avvicinano dei mesi decisivi per Diego Armando Maradona. E, oltre i risultati che conseguirà nei prossimi mesi, decisivi per le qualificazioni, ad ottobre ricorre un anno da quando ha avuto l’incarico di allenatore. In definitiva, un anno datogli per cercar di recuperare la propria vita.

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