Lettere sul confine / In Libreria

Andrea Paganini è un giovane serissimo studioso svizzero di letteratura italiana e svizzero- italofona. Me ne sono occupato recensendo (Città nuova n. 23/2006) il suo ottimo Un’ora d’oro della letteratura italiana in Svizzera, analisi storico-critica dei rapporti di molti scrittori italiani, fuorusciti o esuli in Svizzera durante la Seconda guerra mondiale, con un uomo singolare, don Felice Menghini parroco di Poschiavo nei Grigioni. Quel libro che documentava, con preziosità di archivio e scioltezza di cronaca, rapporti fuggevoli o duraturi ma sempre seri, si completa ora con un’ampia antologia della vasta corrispondenza di quegli scrittori con il sacerdote- poeta-letterato e instancabile operatore e organizzatore culturale (Lettere sul confine – Scrittori italiani e svizzeri in corrispondenza con Felice Menghini (1940-1947), con prefazione di C. Carena, Interlinea, 2007), e forma con essa un dittico assolutamente insostituibile ed esauriente su quella singolare, locale ma europea stagione letteraria. Le lettere, quasi tutte dei corrispondenti, colpiscono subito il lettore attento, al di là della miniera di notizie, umori, progetti, opere, confidenze, richieste ecc., per un fatto preciso che dimostra in che senso don Menghini (morto presto in un incidente di montagna nel 1947) è stato un grande; non tanto per i suoi pur interessanti scritti poetici, e anche prosastici, nei quali si avviava alla maturità espressiva; neppure, in senso stretto, per la sua molteplice e instancabile opera di generoso organizzatore ed editore; ma perché i suoi corrispondenti più intimi, e fra tutti nominiamo Giorgio Scerbanenco, Piero Chiara e anche Giancarlo Vigorelli (anche se un po’ troppo centripeto), emergono chiaramente nelle loro lettere sinceri e autentici, e non è facile essere l’una e l’altra cosa insieme, rispettosi e liberi, attirati e autonomi, tanto da mostrarsi simultaneamente rispettosi, a volte riverenti, e critici, grati e indipendenti, anzi vivamente propositivi. Una piccola collana, una rivista locale e qualche altra occasione di pubblicare non bastano a spiegare la fecondità e a volte la profondità di questi rapporti in un mondo, come quello letterario, sempre affatturato da calcoli e guerre più o meno nascoste, ambizioni ed egoismi invincibili. Questi rapporti, in altre parole, disegnano in controluce e di rimbalzo – ed è la bellezza segreta del libro – il ritratto dell’assente-presentissimo Menghini, uomo per cui il sacerdozio era il volto eterno anche dell’impegno transeunte ma non contingente della letteratura, dell’arte, della poesia, aspetti correlativi ma insostituibili dell’itinerarium ad Deum, ed occasioni di fraterno scambio e carità con gli artisti più aperti e bisognosi del suo aiuto. L’esperienza religiosamente artistica – scrisse – è la più difficile di tutte: appunto perché è il primo passo, dirò meglio, il primo slancio, verso la santità.(…) poesia fu ed è sempre sinonimo di fede: difficile e rara nella vita la completa ed eroica manifestazione di questa; altrettanto difficile e raro nell’esperienza poetica il pieno e perfetto raggiungimento di quella. E lo diceva alla luce potente della medita- zione che contemplava la vanità e la poca, anzi la minima importanza delle guerre mondiali e di tutto il miserabile arrabattarsi degli uomini per le cose di questo mondo e di questa vita, gustando l’agostiniano Quod aeternum non est, nihil est. Ecco perché il giovane Piero Chiara, il futuro narratore disincantato, vedeva in lui la più cara figura di amico dentro a quel consorzio ineffabile della poesia. E Giorgio Scerbanenco, il prolifico autore di romanzi specialmente gialli, nella sua non-vicinanza alla Chiesa, con don Menghini si apre totalmente: Non ho nulla, perché non sono nulla. Anche le poche persone che mi vogliono bene, come lei, non possono arrivare a me, perché non si può arrivare al nulla. E se da una parte scrutina con esattezza le poesie dell’amico sacerdote (Circola in tutte un’aria di delicata mestizia, una pace sempre un poco tormentata, una fede che non è mai stasi), dall’altra difende con convinzione il suo dovere d’artista di rappresentare anche il clima corrotto, arido e brutale che è nell’aria, la cui descrizione a volte atterrisce Menghini; e arriva a dichiarare, davvero in un confessionale laico, Io sono incapace di mettermi da un punto di vista unico, la mia imparzialità è assoluta, o quasi. Mi sembra di comprendere la vittima, ma anche il suo carnefice. Il carteggio Scerbanenco è certo il più significativo dell’antologia, e il personaggio è tanto umanamente interessante che Paganini ha editato di lui Il mestiere di uomo (Aragno, 2006), una raccolta di pensieri già all’origine molto gradita a Menghini. In sintesi: un’ora d’oro che l’accurato e impegnativo scavo prima materiale poi critico di Paganini ha riportato pienamente alla, luce, illuminando in varia prospettiva molti capitoli della letteratura del Novecento. In Libreria Narrativa – Maria Grazia Siliato, Masada, Rizzoli, pp. 392, euro 19,00 – Tra passato e presente, un nuovo appassionante romanzo dell’autrice del best seller Caligula, basato su rigorose ricerche documentali e archeologiche. L’eroica resistenza dei ribelli ebrei assediati dai romani nella fortez za di Masada e gli enigmi che oggi intrigano l’archeologo Michel. (o.p.) Filosofia – Silvia Stucchi, Antiche consolazioni, Edizioni Medusa, pp. 160, euro 15,00 – Una affascinante antologia di testi greci e latini su un genere letterario e filosofico prediletto nell’antichità, ma con domande sempre attuali: quali gli argomenti persuasivi per chi ha subìto un lutto o altra sventura? (o.p.) Bambini – Il mio primo libro Larousse della storia, Il mio primo libro Larousse della natura, San Paolo, ogni vol. pp. 160, euro 17,00. I primi passi dei giovanissimi nel mondo della conoscenza. Tante cose da scoprire del mondo intorno, divertendosi, in due testi sintetici e illustratissimi. (o.p.) Letteratura – Marco Santagata, La letteratura nei secoli della tradizione, Laterza, euro 20,00 – Trenta brevi e incisive monografie su opere letterarie capitali, per comporre il puzzle della cultura europea attraverso i secoli. (m.z.) Teologia e religioni – Raimon Panikkar, La gioia pasquale, la presenza di Dio, Maria, Jaca Book, euro 12,00 – Il grande studioso di rapporti tra fede, cultura e civiltà, presenta una serie di riflessioni sul mistero pasquale. Un volo di bellezza e serenità. (m.z.) Poesia – Daniele Piccini (cur.), Le poesie che hanno cambiato il mondo, Bur, pp. 220, euro 5,00 – Dalla Grecia classica all’attualità, una scelta delle poesie che hanno mosso e sobillato la storia: quelle in cui una nazione, una gente, un popolo si sono riconosciuti. (o.p.)

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