Le piante con le spine

Sono facilmente portato alle critiche e ai giudizi. Questo mi rende difficile i rapporti in famiglia. Il negativo, che scopro intorno a me, talvolta mi schiaccia e mi allontana sempre di più dall’amore. Un marito un po’ deluso (Sicilia) Diceva Micor, un nostro vecchio amico che ha già completato il suo viaggio su questa terra: Non possiamo essere giudici, perché non possiamo entrare dentro le persone. Una pianta non si sradica dal suo posto per andare a vedere cosa fa l’altra pianta. Un albero continua a crescere, anche se l’altro gli dà fastidio con le sue spine. Dobbiamo avere il cuore di una madre, che ama i figli così come sono. Spesso le spine degli altri ci costringono ad allenarci in un amore vero, che trasforma le nostre relazioni e, come una semiretta, parte da noi e va verso l’infinito. Ogni nostra azione infatti, se dettata dall’amore, è rivolta certamente ad una persona particolare, ma si apre anche su tutta l’umanità, dà il suo piccolo contributo alla costruzione della fratellanza universale. Gli altri, tutti coloro con cui viviamo in famiglia o che incontriamo giorno per giorno sul nostro cammino, possiamo aiutarli solo se noi rimaniamo fermi in un amore gratuito e disinteressato, che ci fa vedere il meglio di ciascuno. Allora possiamo trovare anche le parole giuste, al momento opportuno, per dare dei suggerimenti che possono contribuire alla loro crescita.Ma ogni suggerimento va donato senza pretese; l’unica pretesa possiamo averla solo con noi stessi. Qualche volta, però, è un nostro pregiudizio (politico, razziale, sessuale, ecc.) a farci vedere il male anche dove non c’è, a condannare le presunte intenzioni dell’altro più che le azioni in sé. Diceva Einstein che è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio. Certamente ci possiamo venire a trovare di fronte a comportamenti obiettivamente negativi; non possiamo nascondere il male, dobbiamo fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per risolverlo, da qualunque parte esso provenga. Ma senza smettere di credere al recupero, anche del peccatore più incallito. Ogni occasione può essere buona per riflettere su ciò che possiamo fare noi, sul nostro contributo, senza soffermarci troppo su quello che dovrebbero fare gli altri. Non ci riusciremo sempre; a volte, ed è capitato anche a noi, la critica sbuca improvvisa e violenta nel cuore; ma, stimolando la nostra riflessione, possiamo cercare di oltrepassare questo sentimento, lasciando posto dentro di noi alla comprensione e alla benevolenza. Abbiamo così scoperto che, allontanando dal nostro cuore il rancore, la delusione, la chiusura, spesso sotto le spine apparenti si nasconde un cuore tenero alla ricerca di un amore mai ricevuto. mr.scotto@focolare.org

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