La visione di Bauman

Ci ha lasciati il grande sociologo polacco che ha introdotto il concetto di “società liquida”. Consumismo e sviluppo incontrollato della tecnologia, solitudine umana e necessità di aprirsi agli altri. Questi i temi principali della sua riflessione

All’età di 91 anni è morto a Leeds in Inghilterra il sociologo di origine polacca Zygmunt Bauman. Al suo nome sono legati alcuni grandi temi della contemporaneità, tra cui il concetto di ‘società liquida’. Tale sarebbe per lui la società postmoderna, che ha perso la solidità propria dell’epoca delle grandi ideologie.

In realtà, Bauman ha sempre sottolineato come le ragioni dell’attuale fragilità socio-economica vadano ricercate anche negli eccessi consumistici e nello sviluppo incontrollato della tecnologia quali si sono venuti manifestando nel corso della modernità.

Se, infatti, tale sviluppo ha aumentato straordinariamente le possibilità di scelta dell’individuo, cioè in una parola la sua libertà sociale e naturale, dall’altra ha esasperato una concezione individualistica e iper-razionale dell’esistenza, che confina l’uomo nella solitudine o, quando cerchi di uscirne, lo condanna a una frustrante omologazione.

Uscire da sé e andare incontro agli altri, soprattutto se più poveri e sofferenti, diventa dunque una possibilità di disvelamento della nostra vulnerabilità e della nostra più autentica condizione umana. Anche da qui l’attenzione che il sociologo ha sempre avuto per l’umanità disagiata e il suo ripetuto invito all’accoglienza di profughi e migranti.

 

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