La posta di Città nuova

Antiabortisti nonostante il fallimento di Ferrara Nonostante l’azzardo di Ferrara, noi ricominciamo a testa bassa. Il risultato è stato quello previsto. Ora con la fierezza e la speranza di chi combatte la buona battaglia, riprendiamo il discorso da dove lo avevamo sospeso. Aborto? No grazie!: 0,37 per cento dei consensi su base nazionale. Che dire? Non per goduria del fallimento di una lista, alla quale peraltro alla fine ho espresso il consenso elettorale con il mio voto personale. La sfida adesso diventa ancora più grande, più ardua. Mi addolora invece la tristezza che mi giunge dagli amici di Fratello Embrione che hanno vissuto negli ultimi tempi la grande avventura della lista di Ferrara, da candidati. Spero vivamente che non si arrendano. Rimbocchiamo le maniche e riorganizziamo i comitati. Anche due o tre persone possono tenere alta la bandiera della vita, una bandiera che non ha colore di partito politico monotematico. Massimiliano Musso www.fratelloembrione.it In verità la sortita solitaria di Ferrara ha stupito molti ed ha prodotto il classico buco nell’acqua. Ma, per come è stata condotta, ha testimoniato l’onestà intellettuale dell’elefantino rosso. È stata comunque, almeno nelle intenzioni, una buona battaglia che porterà frutti a suo tempo se chi l’ha combattuta saprà affiancarsi ai tanti che già si muovono nella stessa direzione. La sconfitta degli ideologismi Dai risultati delle urne è emersa fra l’altro una sonora sconfitta degli ideologi e dei portabandiera del laicismo estremo che si riprometteva il cambiamento del concetto di famiglia accompagnandolo con la distruzione persino lessicale dei concetti di padre e madre (di uomo e donna). Per non parlare di un anticlericalismo che dava fastidio anche a chi non si professa cattolico praticante come me. Credo che il Pd abbia pagato anche l’errore di aver accolto al suo interno i radicali, noti per le loro posizioni sui temi etici e sostenitori di una economia liberista. Lucio Cash In fatto di contaminazioni, se ne sono viste sia a sinistra che a destra. Alla prova dei fatti si potrà giudicare se questi innesti, ritenuti spuri, porteranno frutti commestibili o meno. Crisi della giustizia e riforme necessarie Mi sono chiesto: quale impegno del futuro governo per la giustizia? Tutti affermano che c’è una crisi della giustizia, sia civile che penale. Lungaggine estrema dei processi, mancato raggiungimento del risultato di giustizia sperato sono sotto gli occhi di tutti, sicché viene da dire che l’attività giudiziaria (tribunali, avvocati, giudici, ecc.) è svolta invano. Ho letto i programmi dei due partiti maggiori (Pd e Pdl) sulla giustizia. Le molteplici riforme proposte sono dirette a conseguire dei risultati: accelerazione dei processi; specializzazione del personale giudiziario; effettività della pena; introduzione di procedure alternative di risoluzione delle controversie, ecc. Sarebbe, tuttavia, necessaria una maggiore visione d’insieme dell’amministrazione della giustizia e renderla veramente funzionale alla attuazione dell’autentica giustizia nei rapporti sociali e nella vita della società. Perciò sarebbe necessario poggiare le riforme sulla base di una profonda ed unitaria visione della giustizia sia sotto l’aspetto sostanziale che sotto quello processuale. Un adeguamento, pertanto, del diritto sostanziale (civile e penale) e delle procedure ed una loro armonizzazione che li renda idonei ad assicurare la giustizia. Gianni Caso – Roma Aggredito e pestato per difendere il viatico È accaduto ad Alessandria, all’an golo tra via Trento e via Palermo, praticamente dieci metri sotto casa. Angelo Di Liberto stava portando l’Eucaristia a due ammalati quando gli si sono avvicinati tre stranieri. Gli hanno chiesto se aveva un accendino e qualche spicciolo. Come ha aperto il giubbotto per prendere il borsello, uno dei tre ha visto la pisside e gliel’ha strappata. Sono partiti pugni diretti al viso, all’occhio – spaccando il cristallino – e alle costole. L’aggredito, difendendo la pisside, ha urlato e i tre sono scappati. Al pronto soccorso il ferito è stato medicato. Le sue condizioni però con il passare delle ore sono peggiorate soprattutto per quanto riguarda l’occhio. Così i medici hanno deciso di ricoverarlo. Ha due costole rotte. Oggi verrà operato all’occhio sinistro. È tranquillo Angelo e riesce anche a sorridere. L.F. – Alessandria Crocus pasquali Con la scomparsa (ai nostri occhi) di Chiara ci viene spontaneo riflettere su quello che può fare per gli uomini l’amore nostro per Dio (il suo è fisso ed eterno). Beno Fignon – Milano Una limpida esegesi Città nuova è riuscita a fare del n. 7 un compendio semplice e ricco della storia di Chiara, che conduce il lettore alla conoscenza intera della verità che lei ha rivelato a questo secolo. Tutti gli articoli, nella loro varietà (meditazione, contemplazione, mistica, teologia, economia, politica, famiglia, ecc.) fanno vivere Chiara nel cuore, nel pensiero, nell’anima. Una limpida esegesi! Ringrazio tutti e termino con le parole del nostro Giovanni Casoli: Chiara… sa porgere la vita eterna, beninteso, già ora eterna. Incontriamoci a Città nuova, la nostra città In Umbria e Toscana riflessioni sulla città Ogni fine settimana si fugge dalla città in cerca di un altrove a misura di persona. La crisi della vita urbana è crescente. Uno spazio, un tempo amico e sicuro, è diventato il luogo in cui si scaricano tensioni planetarie dovute alla globalizzazione e alla immigrazione. Cosa possono fare di costruttivo i cittadini? Quali collaborazioni con le istituzioni locali per sviluppare una democrazia davvero partecipata? Questi e altre domande hanno guidato la riflessione in tre appuntamenti delle Mariapoli, una in Umbria e due in Toscana. La prima si è tenuta a Roccaporena, le altre due a Marina di Massa e a Saltino, tutte e tre a fine aprile. ROCCAPORENA. Città, pista di fraternità, era il titolo dell’appuntamento. C’era il desiderio di saperne di più e di individuare insieme nuove prospettive per vivere da cittadini responsabili. Da qui, l’impegno a valorizzare le ricchezze della propria città per scoprirne potenzialità e vocazione. E ridarle l’anima giusta. Pubblico molto partecipe, a riprova dell’interesse per l’argomento e della scelta felice e generosa (un’intera mattinata) compiuta dagli organizzatori, che hanno coinvolto la nostra redazione (presente Paolo Lòriga), un consigliere regionale, un vicesindaco e una sindacalista. Un contributo finale anche dai sindaci di Spoleto e Cascia, presenti in sala assieme al vescovo di Spoleto. MARINA DI MASSA. Anche nella stazione balneare toscana si è parlato di città: Per una cultura di fraternità nella nostra città, era il titolo. Michele Zanzucchi, direttore di Città nuova, ha rivolto ai 600 presenti un’ampia prospettiva, evidenziando come la crisi delle nostre città abbia bisogno di un sussulto di impegno civile, di fraternità-che-agisce. Gli organizzatori hanno poi proposto otto forum diversi, per coniugare la fraternità in termini artistici, urbanistici, comunicativi, politici… Grande partecipazione, e idee a bizzeffe! Con la nostra rivista a fare da apripista. SALTINO (VALLOMBROSA). Fraternità nella città anche sulle montagne sopra il Valdarno. 500 persone circa hanno ascoltato alcune testimonianze di valore, che mostravano quanto la fraternità possa incidere nella vita delle singole famiglie (guardare a chi ha bisogno attorno a noi, sull’esempio dei coniugi Castellani di Firenze) e delle famiglie che si organizzano per dare una famiglia a chi non ce l’ha (ad Arezzo, l’associazione Famiglia insieme lavora per dar accoglienza ai piccoli immigrati clandestini dell’Est). Di forte impatto l’esperienza di un giovane yemenita accolto dal Centro La Pira di Firenze e l’iniziativa del Festival internazionale Armonia fra i popoli nella Valdinievole… Il tutto coordinato ancora da Città nuova. Indirizzare i vari contributi a: rete@cittanuova.it

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