La moda secondo il National Geographic

Dalla modella coreana che danza vestita di seta alla ragazza della tribù Ouled Nail con indosso le monete d’oro della sua dote, dalle danzatrici tamil dello Sri Lanka agli “uomini di fango” della Nuova Guinea, 62 scatti raccontano il significato culturale dell'abbigliamento nel mondo
Mostra a Torino (foto Ansa)

A Palazzo Madama (Torino), dal 4 febbraio al 2 maggio, è possibile visitare la mostra fotografica “Fashion”, ideata e prodotta dal National Geographic Italia. 62 immagini scattate da 32 fotografi tra i più famosi al mondo, che hanno deciso di prestare i propri scatti per una mostra che ha l’obiettivo di ricercare e mostrare il significato storico e culturale dell’abbigliamento e dell’ornamento.                                       

 

La mostra è introdotta dalla frase del giornalista inglese Cathy Newman: «Il modo in cui ci vestiamo, il nostro aspetto dicono molte cose, sussurrano o strillano. Raccontano la condizione economica, sociale, politica. Suscitano commenti eruditi di sociologi e antropologi, per non parlare della stampa specializzata, che si pronuncia ogni stagione a ogni cambio di orlo. I vestiti provocano, irritano, seducono. Parlano di effimero ed eterno. Bisbigliano formule magiche…”.                            

 

E, infatti, il percorso fotografico ripercorre culture ed epoche differenti, mostrando tradizioni diverse e mondi lontani tra di loro. Dalla foto di Jodi Cobb, che ha immortalato una modella coreana vestita di seta mentre danza alla sfilata di Hanbok, all’immagine di una ragazza della tribù Ouled Nail, in Algeria, con indosso le monete d’oro che rappresentano la sua dote; dagli “uomini di fango” di Papua Nuova Guinea durante l’annuale festival tribale di Goroka, a una donna hmong e suo figlio, con il copricapo tradizionale; da una coppia dell’alta società al casinò di Venezia, agli ornamenti delle danzatrici tamil dello Sri Lanka; da una donna dell’Isola di Giava, che allatta il suo bambino in abiti tradizionali, alle spose di Tiwan; dalle acconciature delle donne mongole, simbolo della loro ricchezza, alle modelle russe. Gli scatti viaggiano nel tempo e fanno il giro del mondo, toccando le coste bianche della Florida, mostrando il calore del Texas, i colori del Giappone, la ricchezza di Venezia, i villaggi africani e così via, raccontando storie e tradizioni antiche attraverso l’abbigliamento.

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