La Fiorentina sceglie la solidarietà

A poche ore dall'inizio del campionato, un annuncio che fa riflettere.
Fiorentina calcio

Ibra al Milan? Pazzini alla Juve? Kuyt all’Inter? In questi giorni l’attenzione degli appassionati del pallone è rivolta quasi esclusivamente alle notizie di calciomercato che stanno pressoché monopolizzando gli spazi sportivi di tutti i media nazionali. Ma, a poche ore dal via del campionato di serie A, che partirà ufficialmente sabato pomeriggio alle 18 con l’anticipo (dell’anticipo!) tra Udinese e Genoa, arriva un annuncio che fa riflettere.

In un mondo dove il denaro la fa spesso da padrone la Fiorentina si è resa protagonista di una scelta “controcorrente”, davvero unica nel suo genere, almeno per il nostro Paese. Per un anno, infatti, niente sponsor tecnico sulle maglie. E, soprattutto, niente relativi introiti (quantificabili, tra una cosa e l’altra, in almeno 5/6 milioni di euro). Il tutto per sostenere concretamente un’associazione che si occupa di fini umanitari. Già da domenica sera, in occasione dell’incontro che vedrà opposta la squadra gigliata al Napoli, sulle maglie viola apparirà infatti la scritta “Save the Children”, lo slogan dell’organizzazione internazionale che si batte da quasi 90 anni a difesa dei diritti dei bambini di tutto il mondo, in particolare degli 8 milioni di loro che ogni anno continuano a morire per cause comuni ed evitabili (come ad esempio morbillo, polmonite o diarrea) nelle aree più disagiate del mondo.

«E’ già da tempo che collaboriamo con Save the Children –  ha affermato il vice presidente della Fiorentina Mario Cogniti –, oggi abbiamo solo deciso che il nostro supporto a questa organizzazione doveva aumentare, in particolare sostenendo la Campagna Every One. E cosa potevamo offrire di meglio se non uno spazio sulla nostra maglia, ovvero la più visibile piattaforma di comunicazione che abbiamo a disposizione? In futuro potranno essere tanti altri i progetti da studiare insieme per sostenere questa campagna e per aiutare Save the Children a raggiungere gli ambiziosi obiettivi che si è prefissata».

Every One, in particolare, è un’iniziativa umanitaria lanciata circa un anno fa che, nelle intenzioni dell’associazione che l’ha promossa, e grazie alla raccolta fondi che ci si auspica di realizzare, dovrebbe permettere di salvare mezzo milione di bambini l’anno! Parallelamente, è stato avviato anche un programma di nutrizione per circa cinquanta milioni di donne in età fertile che va ad affiancarsi alle altre numerose attività che Save the Children porta avanti da tempo, come ad esempio la formazione di operatori sanitari in grado di assistere mamme e bambini nelle zone del globo sprovviste di adeguate strutture assistenziali.

Se non ancora a livello di prestazioni sportive, la Fiorentina si avvicina così al grande Barcellona, perlomeno in quanto a generosità. Perché fino ad ora la società catalana poteva gloriarsi del fatto di essere l’unica squadra di calcio che rinuncia ogni anno a tanti soldi offrendo la possibilità di apporre sulle sue maglie il nome di un’organizzazione umanitaria (l’Unicef). Ora invece, grazie alla società toscana, anche il nostro calcio può finalmente rendersi protagonista di una bella storia. E, grazie alla straordinaria cassa di risonanza mediatica che il nostro “dorato” mondo del pallone è capace di offrire, si spera che l’attenzione suscitata nel pubblico da questa iniziativa possa avvicinare i tifosi italiani del pallone ad un tema così importante come quello della mortalità infantile.  

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