Ieri in India si è celebrato Guru Purnima, la festa del Guru. E’ l’occasione per ringraziare e chiedere la benedizione ai maestri,tutti i maestri. Non sono solo quelli scolastici, ma quelli che hanno guidato la vita, quelli che hanno insegnato qualcosa di importante, per esempio la danza classica indiana o, semplicemente, quale decisione prendere in un momento importante.

 

Sì, perché il guru in India è una persona importante: unica nel suo genere. Basta guardare all’etimologia della parola, che viene dalla radice sanskrita che signifca ‘luce’. Il guru vero, infatti, è quello che illumina il camino della vita. Per questo nessuno può definirsi ‘guru’, è la gente a chiamare qualcuno con questo appellativo, quando ha sperimentato che il proprio cammino è stato illuminato dalle parole, dalla vita o dall’esempio di qualcuno.

 

Guru è colui o colei che ci permette di camminare sulla giusta via. Per questo il guru è onorato e venerato quasi come un Dio: pur essendo un uomo o una donna è una sua manifestazione della presenza di Dio fra gli uomini, un segno della luce divina. La parola guru  in India non è mai scontata e nemmeno inflazionata: è sempre sostanziale, vera.

 

La celebrazione cambia ogni anno secondo il calendario lunare. Viene celebrata il giorno della luna piena del mese di Ashadh (sempre fra luglio ed agosto). Ovviamente nei centri religiosi dell’India l’occasione è celebrata in modo solenne con folle di seguaci dei diversi leaders spirituali. Si organizzano programmi culturali ed incontri con cene e celebrazioni di diverso tipo.

 

L’India cambia ed ormai si trova ad avere un ruolo di leader a diversi livelli. Ma anche nel campo dell’informatica e del management dove il suo ruolo è di spicco, ognuno ha un suo guru ed oggi nei grandi campus delle Sylicon Valley dell’India(e sono diverse a Bangalore, Hyderabad, Chennai e Pune)  si festeggiano anche loro, perchè hanno mostrato a migliaia di persone regole e tecniche innovative in un mondo in costante evoluzione. Anche qui il guru continua ad avere un ruolo fondamentale.