La crisi ucraina sui media russi

La stampa racconta il tentativo dei ribelli filorussi di conquistare la parte orientale del Paese senza però aver di fatto ricevuto rassicurazioni ufficiali da Mosca. Si teme la guerra civile
Un militare entra a Kramatorsk

La crisi ucraina, come ci si potrebbe aspettare, è in primo piano anche su tutti i media russi. Il sito del quotidiano Utro.ru apre riferendo della «operazione antiterrorismo» condotta in Ucraina orientale su ordine del presidente ad interim Alexander Turchinov. Il quotidiano parla di «macchinari pesanti, veicoli blindati, veicoli militari con i rappresentanti della milizia nazionale che l'esercito ha inviato Donbass verso Sloviansk». Il giornalista, però, ammette implicitamente che le informazioni sono poco chiare, basandosi su quanto riferito dalla BBC piuttosto che da fonti locali: si parla genericamente del fatto che «nonostante la fase di dispiegamento effettivo delle truppe non sia ancora iniziata, già si conterebbero le prime vittime». Uno strale viene poi lanciato verso il ministero della difesa ucraino, che avrebbe «pubblicato sul suo sito internet delle fotografie con delle macchine che sventolano bandiere russe, poi rivelatesi false».

Più schierata su posizioni filogovernative, come di consueto, la Komsomol'skaja Pravda: in testa alla pagina c'è la foto di un militare ucraino che sventola una bandiera del suo Paese, con il titolo «Kiev cerca di pacificare con la forza l'Ucraina orientale». Un'ironica contraddizione in termini che apre il resoconto del corrispondente dell'occupazione militare dell'aeroporto di Krasmatorsk. Il giornalista, pur citando anche la riluttanza dei militari ucraini a sparare su quella che considerano «la loro gente», dando voce ad un testimone oculare che era sulle barricate fa invece notare come questo sia accaduto: «Mai avremmo pensato che ci avrebbero mandato contro l'esercito», dice l'uomo, che parla anche di cecchini che non si fanno scrupoli a mirare sulla gente.

Lo stesso giornale ha lanciato anche un sondaggio online tra i lettori: come dovrebbe reagire la Russia ad una possibile guerra civile in Ucraina? La maggior parte degli utenti sollecita l'invio di armi ai ribelli filorussi, definiti da molti «nostri fratelli»; chi la menta che «la Russia in passato ha sempre aiutato il suo popolo, ora no»; e chi sostiene che si tratti di «un copione già scritto, come nell'Ossezia del sud», o che la Russia sta «portando a termine l'operazione di espansione iniziata con Pietro il Grande».

A raccontare l'altro lato della medaglia è Novaja Gazeta, testata della celebre giornalista Anna Politkovskaja, anch'essa tramite il suo corrispondente sul luogo. «Quanto velocemente cade la presa sull'Ucraina orientale ribelle!» commenta. «L'esercito russo quasi non si vede», in barba a chi parla di invasione. E in effetti, secondo la cronista, parrebbe che la Russia non stia di fatto dando un granché di manforte ai ribelli: «Invitiamo la Russia a non piantarci in asso», afferma un uomo lungo la strada; «Russia, dove sono le tue truppe?», grida un'altra donna. Verrebbe quasi da pensare che la popolazione russa, confidando in un aiuto da Mosca, abbia fatto il passo più lungo della gamba.

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