La Concordia è a Genova, adesso comincerà la demolizione

Il plauso del premier Renzi, le critiche alla Concordia per il party organizzato per brindare alla fine delle operazioni. La prima fase di "alleggerimento" durerà cinque mesi, ecco il cronoprogramma dei lavori
Relitto della Costa Concordia
Anche la tramontana saluta l’arrivo della Concordia in porto. Ora è lì attraccata all'angolo della diga di levante nel porto di Voltri-Prà. L’hanno guidata i rimorchiatori genovesi e all’entrata nel porto le navi ormeggiate l'hanno salutata suonando la sirena.

 

Ad operazione terminata il capo della Protezione Civile Gabrielli ha esclamato soddisfatto: «missione è compiuta». Ovvero basta timori, paure, dubbi. È tutto a posto. Fin dal primo mattino quando la nave era ancora al largo, sul lungomare si sono radunati curiosi e per creare ancora più confusione, sono arrivati pure i venditori ambulanti, con le loro bancarelle di pentole, piatti, bicchieri. Zucchero filato, paste di marzapane, calze, slip e grembiuli da cucina.

 

Mentre leggere raffiche di tramontana impedivano, a chi saliva a piedi verso l’alto per vedere meglio l’arrivo in porto, di sudare. Ora si parla di successo dell’operazione, di lavoro che verrà. Di indotto che non dovrebbe mancare. Sicuramente di soddisfazione anche dal punto di vista ambientale, poiché non è avvenuto proprio nulla in fatto di inquinamento. Ma, precisa intelligentemente il ministro Galletti, oggi non si può parlare di una giornata di festa, ce lo ricordano le vittime del naufragio. Poi precisa che la ricerca del corpo dell'ultimo disperso verrà avviata subito, prima delle operazioni di disallestimento sulla nave. Infine, poi chiude il discorso con una battuta secca: «Di fronte a quello che è capitato al Giglio non c'è risposta. Fu imperizia allo stato puro, e la manovra che fu fatta non si poteva fare».

 

Polemiche anche intorno al cocktail party organizzato da Costa Crociere per brindare al termine dell'operazione. Qualcuno degli invitati, che non parteciperà, va giù duro: «Non si fanno ricevimenti, in onore di un'operazione che trasporta una bara. Ricordiamoci che su quella nave sono morte 32 persone, e una di loro è ancora dispersa».

 

Intanto al porto di Prà Voltri è arrivato anche il premier Matteo Renzi che commenta così l’operazione: «È il momento della gratitudine per chi ha fatto l'impresa, per il team di ingegneri che ha studiato una soluzione inedita. La qualità straordinaria di tante persone ha riportato qua la nave dopo l'errore di qualcuno, non possiamo dire che ha rimediato, ma…».

 

Se tante persone s’erano raccolte in mattinata per assistere all’entrata in porto della nave, ora sul lungomare altrettanti sostano, fotografano, commentano. Disagi anche sull'autostrada A10 nel tratto tra Voltri e Pegli poiché molti automobilisti, e peggio ancora tanti conducenti di mezzi pesanti, si fermano o rallentano la velocità per vedere il relitto dall’alto. Ma qui la Concordia resterà visibile per molto, ecco come dovrebbe avvenire la demolizione. Lo spiega alla stampa Luigi Merlo, presidente dell'Autorità Portuale di Genova. «La prima fase di lavori alla diga di Prà, della durata di circa 5 mesi, dovrebbe alleggerire la Concordia di 18mila tonnellate facendo arrivare il relitto ad una immersione massima di 15 metri. Nel dettaglio saranno demoliti e sbarcati gli arredi e gli allestimenti da ponte 14 a ponte 2: in particolare saranno rimossi effetti personali dell’equipaggio e dei passeggeri, ci sarà lo sbarco di tv, computer, lampade, frigobar e smontaggio delle finestre, sbarco dei materassi, delle tende, della moquette e degli arredi non fissi, smontaggio degli arredi fissi e delle paratie divisionali. Al termine operazione la struttura della nave, e il suo modulo di resistenza, rimarranno invariati, anzi considerando l’effetto benefico dovuto alla sottrazione dei pesi si può ritenere che si avrà una condizione di stress strutturale minore rispetto a quella di arrivo del relitto».

 

Durante le attività di smantellamento i materiali saranno preliminarmente separati secondo le diverse tipologie e trasferiti con l’ausilio di muletti ed elevatori dal relitto alla diga e, successivamente, tramite chiatte e con l’ausilio di due gru semoventi alla banchina di Voltri. L'area portuale di Prà Voltri verrà suddivisa in due ambiti, diga foranea e lato terra. Il primo riguarda il punto in cui la Concordia verrà posizionata. Il cantiere occuperà una parte della diga per una lunghezza di 470 metri e una larghezza di 12 metri. Su quell'area opereranno due gru mobili una da 100 e una da 10 tonnellate, due elevatori e due scalandroni.

 

Saranno presenti anche alcune chiatte necessarie a garantire la corrente elettrica, l'aria compressa, l'acqua potabile e il sistema antincendio. Il secondo ambito, quello lato terra, è invece quello destinato a ricevere e selezionare il materiale scaricato da bordo. Si tratta di un'area lunga 57 metri, larga 27 metri, che avrà connessioni elettriche, acqua potabile, rete fognaria e aria compressa. Sarà, inoltre, operativo un servizio navetta verso la nave. Intanto si sono attivati carabinieri, prefettura e capitaneria di porto per un piano antisciacalli, è infatti forte il rischio che il relitto venga preso d'assalto da piccoli affaristi in cerca di un cimelio da rivendere.

I più letti della settimana

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons