La “grande bellezza” di una Capitale senza slot

Il sindaco di Roma, Marino, aderisce alla legge di iniziativa popolare, firmata da oltre 600 comuni,promossa da Legautonomie e Terre di Mezzo. In due anni, le sale slot sono passate da 294 a 718 e stamattina Slotmob da appuntamento in due bar sull'Appia che hanno detto no all'azzardo
Slot Mob Padova

Alla vigilia dello Slot Mob romano, il sindaco di Roma, Ignazio Marino ha affermato che «serve una legge nazionale che consenta ai sindaci di regolamentare sale gioco e slot machine. Per questo oggi ho firmato il manifesto dei sindaci contro il gioco d’azzardo, promosso da oltre 600 comuni e dalle associazioni impegnate da sempre contro le mafie come Libera, Legautonomie e Terre di Mezzo». Al momento della firma apposta davanti alla stampa con un semplice rituale,lo stesso Marino ha riconosciuto che «le sale a Roma, in due anni sono passate da 294 a 718, un numero inaccettabile.L’unica cosa che ho potuto fare da primo cittadino è stata quella di approvare delle delibere propedeutiche al bilancio che prevedono il raddoppio delle spese d’istruttoria per chi vuole mettere una slot nel suo locale, ma è evidente che tutto ciò non basta di fronte ai numeri milionari del business di questo settore».

Gli stessi promotori della campagna per una legge popolare sulla regolamentazione dell’azzardo, assieme al consigliere capitolino Dario Nanni che da anni, sua la proposta di delibera 104 che mira a disciplinare il settore, è attivo sul tema raccogliendo istanze e richieste di intervento nei più diversi quartieri e periferie della Capitale, hanno richiesto che venisse data visibilità all’iniziativa del consumo critico di massa rivolto a premiare gli esercenti che rifiutano le slot machine e ogni altro tipo di offerta dell’azzardo nei loro locali. «La festa pubblica organizzata da Slot Mob esprime la forza del legame sociale a fondamento della democrazia autentica,quella dei cittadini e non delle lobby» ha affermato uno dei portavoce del movimento sorto solo da pochi mesi che ha già promosso oltre 50 eventi in tutta Italia.

Se quindi il sindaco Marino ha espresso l’auspicio che  «il Parlamento approvi una legge che dia potere ai sindaci nel disciplinare un settore fuori controllo», bisogna ricordasi che la stessa presidente della Camera, Laura Boldrini, ricevendo le prime firme della proposta di legge di iniziativa popolare, ha invitato cittadini e associazioni a fare pressione sui parlamentari per far approdare la proposta verso la discussione. Oggi come ai primi inizi del secolo scorso, quando veniva fondata la Lega delle autonomie dai primi sindaci espressione del suffragio universale, è in gioco la democrazia da sottrarre all’egemonia di vecchi e nuovi poteri.  

Stamattina Slot mob approda a Roma: alle dieci appuntamento a largo Appio Claudio in due bar che hanno detto no alle macchinette mangiasoldi e alle 14.30 alla sala comunale di Cinecittà un incontro pubblico presenterà i risultati di Slotmob e i prossimi progetti contro l'azzardo.

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