Katie ed Esperanza, cuore e cervello

Katie Melua ed Esperanza Spalding: due tra le più belle realtà della scena musicale planetaria.
Esperanza Spalding

Katie Melua ed Esperanza Spalding: due tra le più belle realtà della scena musicale planetaria. Due giovani donne alla conquista del music-business, ma senza ricorrere ai sensazionalismi più o meno pruriginosi che ultimamente hanno caratterizzato l’ascesa di parecchie colleghe (Lady Gaga, tanto per fare un nome…).

Le accomuna un’infanzia tutt’altro che facile: Katie è nata in Georgia negli anni cupi del regime comunista; Esperanza in un ghetto malfamato di Portland, Ohio. Entrambe troveranno fortuna altrove: la Melua in Inghilterra e la Spalding a Boston dove tuttora insegna alla prestigiosa Berkley School of Music.

 

Due stili e due carriere sorrette dalla medesima passione, ma che si sono sviluppate su strade diverse: Katie ha agguantato il successo poco più che ventenne ed è già tra le stelle del pop-folk d’autore britannico. La Spalding ha invece preferito i percorsi più impervi del contemporary-jazz, ma anche lei può vantare un curriculum di tutto rispetto avendo già collaborato con personaggi del calibro di Pat Metheny e Stanley Clarke.

Oggi le ritroviamo sui mercati con i loro nuovi album che nei rispettivi ambiti ricorderemo tra i migliori dell’anno. The House, il quarto della Melua, offre melodie retro-pop, ma assai fresche negli arrangiamenti minimali affidati a quella volpe di William Orbit. Esperanza ha da poco licenziato il suo atteso second-out, Chamber Music Society, nel quale sfodera un gustoso mix di jazz, musica da camera, e canzone d’autore. Ma come l’immediatezza dei brani di Katie non mortifica l’eleganza della struttura, così la raffinatezza di quelli di Esperanza non ne ostacola certo la fruibilità.

Due dischi diversi nei suoni, che tuttavia trasudano il medesimo amore per un artigianato d’ingegno che per entrambe poggia sulla passione e l’onestà intellettuale molto più che sulla strategia o l’accademia.

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