Invito a teatro

Tra memoria e immaginazione, leggenda e cronaca, vanno in scena spettacoli nuovi e rivisitazioni di opere già note al grande pubblico
teatro

Gli “Incendi” della guerra, di Wajdi Mouawad

Seconda tappa di una tetralogia intitolata “Il sangue delle promesse”, “Incendi” (da cui è stato tratto il film “La donna che canta” di Denis Villeneuve) racconta la storia di Jeanne e Simon, due giovani d’oggi che vivono a Montréal. All’apertura del testamento scoprono che la madre ha lasciato loro due lettere da consegnare, una per il padre che non hanno mai conosciuto e ritenevano morto, l’altra per il fratello di cui ignoravano l’esistenza. La vicenda assume il carattere dell’inchiesta, l’inseguimento di un enigma da sciogliere, che porterà i due ragazzi a ripercorrere i sentieri di quel paese lontano, paese di guerre fratricide, sulle orme della madre e di se stessi, scoprendo una storia di torture e di violenza dal finale sconvolgente. Il loro sarà un lungo viaggio verso il mistero della loro origine. “Incendi”, di Wajdi Mouawad, regia di Guido De Monticelli, produzione Sardegna Teatro. A Milano, Piccolo Teatro Grassi, dal 20 al 25/10.

L’apparenza inganna, a Pistoia

Già realizzato con successo (Premio Ubu per la regia) nel 2000, lo spettacolo viene ripreso con un allestimento totalmente nuovo. Per l’occasione Federico Tiezzi recupera la primitiva soluzione scenica: due diversi luoghi cui far accedere un pubblico che possa compiere simbolicamente il viaggio di Robert a casa di Karl e quello di Karl a casa di Robert. Nella settimana tra Natale e Capodanno, in un appartamento di Vienna, disseminato di vecchie fotografie, un anziano signore in pigiama striscia sul pavimento alla ricerca della sua limetta per le unghie. Attende la visita di suo fratello. Entrambi anziani, ormai in poensione, sono stati l’uno giocoliere, l’altro attore. Si fanno visita regolarmente ogni martedì e ogni giovedì. Costruito secondo un procedimento di alternanza tra monologhi e dialoghi, “L’apparenza inganna” (1983) racconta due solitudini: atroci, dolorose, ma anche ridicole e beffarde. Il terzo polo della situazione è Mathilde, la defunta moglie di Karl. Il nucleo oscuro del contrasto è legato al testamento di lei che non ha lasciato la casetta dei week-end al marito, bensì al cognato. Da questo spunto si innesca un meccanismo a catena che porta i due a escogitare ogni possibile pretesto per soddisfare quelli che sembrano essere, con definizione beckettiana, i bisogni del tormento: piccoli dispetti, contraddizioni, ricordi di infanzie e adolescenze conflittuali. “L’apparenza inganna”, di Thomas Bernhard, con Sandro Lombardi e Massimo Verdastro, regia di Federico Tiezzi, collaborazione dell’Associazione Teatrale Pistoiese. A Pistoia, Teatro Manzoni fino al 31/10, e successivamente dal 10 al 24/11; a Castello Pasquini di Castiglioncello, il 28 e 29.

 

La scena inglese di Trend

Continua la rassegna “Trend – Nuove frontiere della scena britannica”, in calendario al teatro Belli di Roma fino all’11/12 con quattordici titoli risalenti a tredici autori, rassegna-festival sulla drammaturgia contemporanea inglese prontamente tradotta e convertita in reading, mise en espace e spettacoli con attori e registi italiani. Dal 23 al 25/10 “Wastwater” di Simon Stephens, con Daniela Poggi, Giorgio Lupano, Valter Malosti, Roberta Caronia, Alice Spisa, Federico Lima Roque, Josephine Pastore. Ambientato nei dintorni dell’Aeroporto di Heathrow (Londra), “Wastwater” è un play ellittico, composto da un trittico di storie. Una istantanea di tre diverse coppie che sono alle prese con una scelta che avrà conseguenze decisive per il loro futuro. Solo alla fine scopriremo che forse sono in relazione tra loro, ma niente ci verrà spiegato in modo chiaro e netto, lo spettatore dovrà costruirsi la sua storia particolare senza avere certezze.

 

Jessica e Cristiana Morganti

La storica danzatrice del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, riprende il tour del suo spettacolo: una riflessione danzata e ironica, partendo da alcune domande cruciali, non solo in campo artistico e non solo per il suo percorso professionale. Domande che affrontano il delicato tema della memoria, delle radici e delle eredità. Come gestire l’influenza artistica di un grande Maestro? Come non cedere alla consuetudine di una certa estetica? Come rielaborare un passato di studi di danza classica lavorando a Wuppertal? La danzatrice si ferma a riflettere su se stessa: sul rapporto con il proprio corpo e con la danza, sul significato dello stare in scena, sul senso dell’“altro da sé“ che implica il fare teatro. Ne risulta una sorta di autoritratto di efficace e spiazzante ironia, dove rivela ciò che accade nel backstage del suo percorso professionale. Un puzzle di gesti, ombre, muscoli, tenacia, spavalderia, timidezza, ricordi e progetti. “Jessica and me”, a Genova, Teatro dell’Archivolto, il 22 e 23 (prossime tappe Cagliari, Venezia, Bologna, Scandiano, Vicenza e Cremona). Produzione Il Funaro di Pistoia.

 

Le Vacanze romane rivivono al Sistina

Tratto dal pluripremiato film di William Wyler e interpretato da due leggende del cinema come Audrey Hepburn eGregory Peck, questo meraviglioso affresco di Roma, che generosa e sognante riemerge dalla guerra, è l’ultima testimonianza teatrale del grande sodalizio artistico tra Pietro Garinei eArmando Trovajoli. Tra memoria e immaginazione, leggenda e cronaca, passione e romanità, sul palcoscenico, avvolto dalle leggendarie musiche diTrovajoli e Cole Porter, la magia e la bellezza dell’Italia degli anni ’50 rivivono grazie alle suggestioni sceniche del Premio Oscar Gianni Quaranta, alle coreografie di Bill Goodson e ai costumi di Silvia Frattolillo. La vicenda della principessa Anna, in viaggio diplomatico a Roma, che sfinita dai suoi obblighi reali decide di fuggire per i vicoli capitolini fino all’incontro folgorante con il fotografo Gianni, è favola che coinvolge i bambini, è storia d’amore che appassiona i giovani ma è anche sguardo storico che seduce ogni età e latitudine sociale. “Vacanze romane”, regia Luigi Russo, con Serena Autieri e Paolo Conticini, e con Laura Di Mauro, Fabrizio Giannini, Gianluca Bessi, Fioretta Mari, adattamento e testi delle canzoni originali di Jaja Fiastri, versione italiana delle canzoni di Cole Porter curata da Vincenzo Incenzo. A Roma, teatro Sistina fino al 15/11; in tournée alTeatro Augusteo di napoli, dal 20 al 29.11; Bari, Teatro Team il 5 e 6.12; Assisi, Teatro Lyrick, il 26 e 27; Palermo, Teatro Massimo dal 22 al 31/1/2016; Milano, Linear Ciak, dal 9 al 21/2.

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