In viaggio con Città Nuova

È una realtà ormai felicemente consolidata l’iniziativa promossa dal Gruppo editoriale che permette di vivere l’esperienza del viaggio come occasione di crescita culturale, spirituale ed umana. Un’esperienza non individuale, ma, come è nel DNA di Città Nuova, da vivere insieme. Ne parliamo con Anna Puzio, che accompagna i nostri in viaggio
I viaggi di Città Nuova

In viaggio con Città Nuova: quale la novità rispetto ad altre forme di viaggio?

«Come nelle finalità del progetto iniziale, rimane la scelta di puntare su mete spiritualmente significative e destinazioni particolarmente ricche di storia, arte e  cultura per riscoprire le radici cristiane dell’Europa e la cultura storica-religiosa di altri popoli ricca di valori volti all’edificazione dell’uomo nella sua espressione più autentica.

«L’obiettivo, quello di mettere il più possibile in comunione tra loro i lettori del periodico Città Nuova. Dunque non solo pellegrinaggi o turismo, ma cammino aperto  alla conoscenza e crescita interiore che viene dal rapportarsi con l’altro che diventa “compagno di viaggio” con cui condividere l’esperienza fatta, gioie, impressioni e stati d’animo in un clima di accoglienza, fratellanza e dono reciproco: una comunione che non si esaurisce con il termine del viaggio, ma che continua come preziosa occasione donata dalla Provvidenza.

«La sfida è quella di farsi “famiglia in viaggio” per chiunque, per qualsiasi credo religioso e non, poiché il dono dell’amicizia e del volersi bene è per tutti. Dunque, a mio parere, la novità è la possibilità di ricominciare poi la propria quotidianità con una visione allargata del mondo, con una maggiore apertura, con tanti amici in più ed una maggiore attitudine ad amare:  insomma una esperienza nell’esperienza del viaggiare».

Hai un ricordo particolare?

«I ricordi sono tanti e devo dire tutti bellissimi. Un ricordo speciale è quello di don Enzo Greco, parroco della parrocchia San Leopoldo a Follonica e vicario generale della Diocesi di Massa Marittima-Piombino.

«Era venuto con i suoi in Terra Santa nel settembre 2012 per coronare un desiderio che custodiva da anni. Raccontava che la decisione finale al sacerdozio l’aveva maturata in una visita a Loppiano, cittadella del Movimento dei Focolari. Non aveva poi mantenuto particolari rapporti con questa realtà, ma quando aveva saputo che Città Nuova si recava con i suoi lettori in Terra Santa, non aveva avuto dubbi sulla scelta con chi partire e nonostante la sua cagionevole salute, volle coronare il suo sogno. A quattro mesi dal rientro, la morte.

«Mi sembrò che l’amore di Dio, avesse chiuso il suo sacerdozio là dove era iniziato: in qualche modo nella spiritualità dei Focolari. Tutti noi che avevamo sperimentato con lui l’essere “famiglia” eravamo presenti fisicamente o collegati spiritualmente intorno alla sua comunità parrocchiale con cui avevamo condiviso momenti straordinari. Un rapporto che ancora continua».

Ci sono novità per il nuovo anno?

«Al termine della programmazione 2013, ci stiamo confrontando per il nuovo anno. Sicuramente avremo in programma la Terra Santa, luogo privilegiato di pellegrinaggio. Vorremmo però allargare il programma classico degli anni passati includendo almeno in una delle partenze, Maggio o fine settembre, anche la Giordania con Petra ed Amman.

«Inoltre stiamo pensando ad una partenza nelle festività natalizie 2014/2015 per permettere a quanti impossibilitati ad usufruire di ferie durante l’anno perché insegnanti o ancora inseriti nel mondo del lavoro, di recarsi in Terra Santa realizzando un desiderio da tempo custodito. Probabilmente si penserà anche a qualche destinazione europea per l’estate. Ma tutto sarà riportato, con l’inizio del nuovo anno, sulla rivista Città Nuova e sul portale».

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