In Liguria vince l’astensionismo

Non ha votato quasui la metà degli aventi diritto. A Genova ballottaggio tra Marco Doria, indipendente di sinistra, ed Enrico Musso, Terzo Polo. Bene il partito di Beppe Grillo, anche in provincia
Marco Doria

A Genova si va al ballottaggio: il primo cittadino del capoluogo ligure si sceglierà il 20-21 maggio tra Marco Doria (nella foto), l’indipendente di sinistra sostenuto da Sel, che ha ottenuto il 48,31 per cento dei voti, ed Enrico Musso, sostenuto dal Terzo Polo, al 15 per cento. Il partito di Beppe Grillo arriva al 13,86 per cento, rappresentando, anche nel capoluogo ligure, la vera novità, e diventando il secondo partito al posto all’Idv.
 
Ma chi ha vinto davvero a Genova è stata l’astensione; cala anche la percentuale dei votanti a La Spezia, a Chiavari e a Rapallo, dove ha votato quasi il 10 per cento in meno rispetto al 2007. Alla chiusura dei seggi i dati definitivi dicono che in Liguria ha votato il 56,95 per cento, mentre alle precedenti elezioni aveva votato il 63,69. Nella provincia di Genova ha votato il 56,23 per cento contro il 62,66 delle precedenti elezioni. Nel comune di Genova si sono recati al voto solamente il 55,75, nelle scorse elezioni erano stati il 61,75.
 
A Genova lo scrutinio delle schede è stato rallentato per colpa di molti elettori che avrebbero messo la croce sia sul simbolo Pd che su quello lista Doria, invece di mettere una croce sul rettangolo del sindaco Doria e una su quella del Pd. Questo ha creato notevoli ritardi nella consegna dei dati definitivi. Tra i 502.844 elettori della città della Lanterna chiamati a eleggere il quarantesimo sindaco della città c’erano 312 persone – 270 femmine, 42 maschi – che hanno superato i cent’anni. Mentre 4.500 ragazzi hanno votato per la prima volta. In aumento il numero dei cittadini comunitari che hanno chiesto di essere iscritti nelle liste: 945, più del doppio rispetto ai 410 di cinque anni fa.
 
A Bolzaneto, al seggio, sono arrivate anche le api posizionate sotto alla grondaia della scuola di piazza Rissotto. L’allarme lanciato dagli scrutatori e dagli elettori ha richiesto l’intervento di un apicoltore che ha portato via l’alveare.

«Quella del ballottaggio – ha detto il candidato del centrosinistra Doria – era un’ipotesi che avevo considerato, ma i risultati attuali dimostrano una sostanziale capacità di tenuta del centrosinistra. Andremo al ballottaggio con assoluta determinazione e serenità, perché le proiezioni e i dati parziali mi vedono arrivare a sfiorare al primo turno il 50 per cento dei voti».
 
A La Spezia successo del sindaco uscente Massimo Federici, rieletto al primo turno col 52,66 per cento contro il 15,73 per cento della sfidante del Pdl Fiammetta Chiarandini. Anche qui il Movimento 5 Stelle, guidato da Ivan Mirenda, stravince aggiudicandosi il 10,67 per cento dei consensi: dovrebbe eleggere tre o quattro consiglieri comunali.
 

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