Il voto, un’opportunità per il futuro

Inviti alla calma e alla moderazione da parte di esponenti della società civile e della Chiesa. Il card. Tettamanzi: per la nostra città presto una nuova primavera
elezioni

Fa caldo in questi giorni a Milano, ma ancora più caldo, quasi rovente, sta diventando il clima politico in questa settimana che precede l’ora della verità per i due candidati alla poltrona di Sindaco. Non c’è pace all’ombra della galleria Vittorio Emanuele, nella Milano del potere.

 

A pochi giorni dal ballottaggio, si respira un clima pesante di accuse al vetriolo lanciate da sponde opposte e provocatrici per far salire il livello della tensione. E si moltiplicano le promesse, le uscite più o meno ridicole e infelici, mentre si fanno sempre più evidenti le contraddizioni.

 

Tra le tante voci ci pare significativa quella di Luca Cordero di Montezemolo. Sentito all’assemblea di Assobiotech ha dichiarato: «Stiamo assistendo alla peggiore campagna elettorale fatta di veleni, contrapposizioni e fuori dai problemi veri: la scorsa campagna elettorale aveva battuto tutti i record e qui stiamo andando addirittura oltre, non è quello che vogliono gli
italiani».

Critico anche il Presidente della Cei. Il card. Bagnasco afferma infatti che la «politica che oggi ha visibilità» è «ridotta a litigio perenne», «recita scontata e noiosa». «La gente è stanca di vivere nella rissa e si sta disamorando… Chiedendo di dare voce «all’invocazione interiore del Paese sano distribuito all’interno di ogni schieramento». Servono persone che avvertano il dovere di una cittadinanza coscienziosa, partecipe, dedita all’interesse generale».

Al card. Bagnasco fa eco il cardinale Tettamanzi: «Milano è in una fase di cambiamento e credo che resterà degna della sua storia. La città è chiamata oggi ad essere coraggiosa e a camminare in termini positivi, restando sempre fedele alla sua tradizione, con la presenza di persone sagge e forti che non avvieranno la città verso il viale del tramonto, ma verso il
viale della primavera».

 

Il cardinale Tettamanzi, che è a Roma, fa sapere attraverso i suoi più stretti collaboratori che non vuole entrare nel dibattito politico, mantenendo una linea di imparzialità un low profile (basso profilo). Riguardo alla città che vive questa delicata fase di transizione però si dice fiducioso per quel che aspetta Milano. «Ci sono persone sagge e forti, che faranno rifiorire la metropoli».

 

Il vicario Eros Monti ha raccomandato ai candidati «un autentico atteggiamento di ascolto, che dice essere l’atteggiamento migliore da parte di chi voglia porsi, e rimanere, realmente a servizio dell’altro, della sua gente, del territorio».  «A quanti si presentano come candidati al governo delle nostre città – si leggeva in un intervento pubblicato sul portale della Diocesi ambrosiana – chiediamo di contribuire a creare le migliori condizioni per l’ascolto. Le elezioni sono un’occasione troppo importante per essere lasciate in balia di emotività, di sensazioni immediate o di frasi ad effetto». 

 

I più letti della settimana

Tonino Bello, la guerra e noi

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons